Il
Coordinamento Precari Flc Cgil di Palermo riunitosi il 28/07/2011
esprime la netta contrarietà alla firma dell'accordo con l'ARAN del 19
Luglio che - cosi come è stato presentato - mette in discussione il
CCNL di comparto.
Riteniamo irricevibile qualsiasi proposta che preveda un intervento di
carattere strutturale o temporaneo sul Contratto Nazionale.
La logica d'introdurre un salario d'ingresso eliminando la seconda
fascia stipendiale in maniera che un neo assunto in ruolo "costi" - per
ben otto anni - quanto un precario é del tutto contraria a quanto
stabilito dal Contratto ad oggi vigente e unilateralmente bloccato
dalle inique manovre di questo Governo.
Questo accordo pone le basi per l'inizio dello smantellamento del CCNL
della scuola e viola palesemente il D.Lgs.297 del 94 Testo Unico della
Scuola, che sancisce il diritto della ricostruzione di carriera del
personale neo assunto ai fini del calcolo della retribuzione.
Riteniamo insopportabile che questo attacco ai diritti avvenga secondo
la logica dell'invarianza della spesa, scaricandone i costi sempre e
solo sulle fasce sociali più deboli.
In realtà un'operazione simile farebbe guadagnare all'amministrazione
l'equivalente della spesa di tre mesi di missione in Afghanistan.
Crediamo possibile attuare, cosí come evidenziato dalla FLC CGIL, un
piano di recupero dei fondi necessari a effettuare le immissioni in
ruolo senza intaccare le progressioni di carriera del personale
neo-assunto.
Inoltre riteniamo insufficienti 67.000 assunzioni, che di fatto non
danno risposte definitive alle legittime aspettative di stabilizzazione
dei precari e alla possibilità di migliorare la qualità della scuola.
Solo un piano di assunzione su tutti posti vacanti e disponibili può
dare una prima risposta al problema del precariato scolastico e come ha
dimostrato la FLC CGIL è possibile fin dal primo Settembre 2011
assumere 100.000 docenti e ATA, senza costi aggiuntivi per lo Stato.
Condividiamo e appoggiamo la scelta della nostra organizzazione
sindacale di sospendere la firma dell'accordo tra ARAN e OO.SS., che di
fatto rappresenta un vile ricatto messo in atto dal Governo nei
confronti dei lavoratori della scuola, con la passiva ratifica di CISL,
UIL, SNALS e GILDA.
Siamo pienamente convinti che un'organizzazione sindacale debba firmare
solo accordi migliorativi delle condizioni dei lavoratori che
rappresenta, ma se ciò non fosse possibile almeno dovrebbe firmare
contratti ad "invarianza stipendiale e normativa" e non peggiorativi!
Ribadiamo la necessità di continuare la lotta per il ritiro dei tagli,
che hanno prodotto - oltre al licenziamento de facto di migliaia di
precari - un enorme numero di sovrannumerari e perdenti posto tra il
personale a tempo indeterminato. Sentiamo il dovere di ribadire ciò
dato che, come Coordinamento rappresentativo delle istanze dei precari
palermitani, il ritiro dei tagli è condizione necessaria ai fini
non solo della stabilizzazione, ma anche della possibilità di vedersi
assegnati incarichi a tempo determinato e, per molti, perfino le
supplenze temporanee.
In relazione all'accordo ARAN la nostra apertura al dialogo avverrebbe
qualora venisse abbandonata ogni idea di intervento sul contratto
nazionale e venisse previsto un piano di assunzione su tutti i posti
vacanti e disponibili a partire da settembre 2011.
coordinamento precari28 luglio
giacomos79@yahoo.it