Il Segretario generale
della CGIL, Susanna Camusso, ha inviato una lettera al sottosegretario
alla Presidenza del Consiglio, Gianni Letta sul piano triennale di
assunzioni nella scuola.
Nella lettera si ribadisce la priorità
delle assunzioni e la richiesta di massima trasparenza su tempi e
modalità delle stesse. (da Flc-Cgil)__________
CONFEDERAZIONE GENERALE ITALIANA DEL LAVORO
Il Segretario Generale
On.le Gianni Letta
Sottosegretario alla
Presidenza del Consiglio
A seguito dell’incontro da Lei convocato il 13 luglio u.s. con
all’oggetto ”Attuazione piano triennale di assunzioni comparto scuola”
e dell’Intesa raggiunta in ARAN a seguito di una sessione contrattuale
finalizzata al raggiungimento dell’obiettivo posto a base dallo stesso
Decreto 70/2011 per la piena concretizzazione del Piano Triennale di
assunzioni nella Scuola, la scrivente confederazione, che non ha allo
stato attuale concordato con quella Intesa, chiede un incontro urgente
per chiarire la reale portata del sopraccitato Piano Triennale per
l’occupazione nella scuola.
La CGIL considera il Piano triennale una necessità per mantenere la
continuità del sistema educativo gravemente sconvolto dalle politiche
dei tagli e da una estensione del precariato senza fine e senza diritti.
Proprio la CGIL, che ha salutato positivamente tale Piano, ha fatto del
tema occupazione e lotta alla precarietà oggetto prioritario di una
forte iniziativa politica contro la precarietà per una occupazione che
affermi la qualità del sistema di istruzione.
Una iniziativa politica chiara (Operazione 100.000) con la quale si
afferma con nettezza l’esigenza di scelte di politica scolastica che
non contraddicano la definizione di un sistema “nazionale” rifuggendo
da politiche e da derive regionalistiche che mettono in discussione
l’unità del Paese ed agendo per superare la contraddizione tra
“superamento della precarietà ed occupazione giovanile”.
La CGIL Le chiede di aprire un confronto trasparente per rendere chiaro
e certo il Piano triennale.
La CGIL conferma che le 67.000 assunzioni di precari, annunciate da
vari Ministri per il 2011 sono un risultato positivo, se confermato, ma
insufficiente rispetto al recupero del turn over per gli anni 2012 e
2013.
Il DL 70/2011 prevede che tale Piano sia “ad invarianza finanziaria”.
Ancorché tale scelta sia anomala e discutibile nel merito, la CGIL ha
dichiarato la sua disponibilità ad affrontare tale tema sin dall’inizio
con proposte di merito misurabili negli effetti finanziari che non sono
mai state prese in considerazione in sede di confronto negoziale, così
come in quella sede sono mancate le più elementari risposte alle
questioni poste.
Non si sfugge alla sensazione che il confronto negoziale in ARAN fosse
la conclusione di soluzioni già individuate in sedi che non hanno
previsto la partecipazione della
CGIL.
Si sarebbe in presenza di una grave lesione del sistema democratico e
del venir meno dei compiti e delle funzioni dell’ARAN.
La CGIL riconferma la disponibilità già manifestata e chiede che si
apra il confronto sui contenuti del Piano triennale per l’occupazione.
In attesa di un sollecito riscontro.
Susanna Camusso
redazione@aetnanet.org