«In una classe di
25 bambini può trovarsi un bambino ad altissimo potenziale
intellettivo. Questo bambino è diverso dagli altri proprio in quelle
particolarità che riguardano l'apprendimento. Comprende più
rapidamente, gli vengono in mente più domande cui le risposte
dell'insegnante, di solito, non rispondono in modo esauriente...». Nel
suo libro I bambini ad altissimo potenziale intellettivo (Erickson) la
psicoterapeuta Federica Mormando, presidente di Eurotalent, descrive
una categoria di bambini particolarmente intelligenti. Forse troppo, a
giudicare dai problemi cui essi vanno incontro... In famiglia e in
classe.
E le vittime non sono solo i malcapitati bambini "superdotati" ma
anche i loro insegnanti. Fare lezione loro, infatti, non è affatto
facile. Dall'esigenza di preparare gli insegnanti ad
affrontare nel migliore dei modi questi casi un po' particolari è stato
organizzato un nuovo Corso di perfezionamento, promosso congiuntamente
dal Ministero dell'Istruzione e della Ricerca (Miur) e dal Centro di
Ateneo per la Qualità dell'Insegnamento e dell'Apprendimento (Cqia)
dell'Università di Bergamo, diretto dal professor Giuseppe Bertagna,
che lavora da anni sul principio della personalizzazione degli
apprendimenti. Una prospettiva pedagogica, ancora abbastanza assente
dal panorama educativo della scuola italiana, che vale tanto per i
disabili quanto per i normodotati e i "superabili" intellettivi.
Questi bambini particolarmente intelligenti sarebbero, secondo le
stime, il 3% circa della popolazione infantile, spesso mortificati da
una scuola che spegne entusiasmi e voglia di apprendere, causando in
loro noia o addirittura inquietudini quando il livello della classe si
attesta su livelli medio-bassi e le loro "intemperanze intellettuali"
producono disagio negli altri alunni e quindi negli insegnanti. La
ricerca scientifica mostra che la depressione è significativamente più
frequente nei bambini intellettualmente iperdotati ripetto ai loro
coetanei.
L'iniziativa che si avvierà a Bergamo è stata voluta dal ministro
dell'Istruzione Maria Stella Gelmini su proposta della professoressa
Mormando. Saranno messe a concorso, infatti, 25 borse di studio di 1200
euro ciascuna per i docenti delle scuole di ogni ordine e grado
interessati a frequentare il primo Corso pilota di perfezionamento
varato in Italia su Il riconoscimento della superdotazione degli
studenti e il suo trattamento personalizzato nella scuola. Il Corso, a
cui potranno iscriversi al massimo 60 docenti, intende preparare
professori in grado di riconoscere gli allievi straordinariamente
dotati a livello intellettivo e/ o motorio-manuale e, soprattutto, in
grado di attuare una globale didattica conseguente.
Il Corso si terrà all'Università di Bergamo e prevede momenti in
presenza (una decina di sabati da novembre a maggio) e un intenso
lavoro in e-learning, guidati da appositi e personalizzati tutor d'aula
on line.
(da http://www.famigliacristiana.it)
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