Negli USA è boom delle
scuole via computer. La scuola North Miami Beach High School in Florida
ha dato il via all’esperimento, anche perché da loro la legge ha
stabilito che le classi non possono avere più di venticinque alunni.
Invece di assumere insegnanti, la scuola ha comprato computer con cui
gli alunni possono seguire corsi on line in materie come inglese,
storia e matematica. Gli studenti, arrivati in classe, hanno trovato
una cattedra vuota. In aula c’è però un facilitatore che controlla che
gli alunni aprano il computer al suono della campana e che seguano le
lezioni fatte di testi, quiz interattivi e video.L’introduzione delle
lezioni virtuali è in aumento in tutti gli Stati Uniti: all’università
sono ormai più di 5,6 milioni gli studenti che seguono almeno un corso
online, mentre nelle scuole medie e nei licei gli alunni sono circa un
milione.
I provveditorati assicurano che non si vogliono sostituire gli
insegnanti con i computer, ma soltanto insegnare ai ragazzi come
sfruttare le nuove piattaforme.
Sicuramente l’educazione digitale ha i suoi vantaggi: i ragazzi possono
seguire il proprio ritmo di apprendimento, riascoltare le lezioni più
volte, possono superare tutte le difficoltà legate alle malattie, agli
spostamenti. Inoltre le lezioni virtuali offrono ai ragazzi una scelta
più ampia di materie, anche se interessano poche persone. Infatti
uno stesso insegnante può seguire studenti che appartengono a scuole
che si trovano in posti diversi. L’aumento delle lezioni via computer,
inoltre, favorisce la crescita dell’apprendimento da casa
principalmente per ragioni di sicurezza, ma anche ideologiche.
L’aumento dei privatisti che hanno preferito studiare davanti al pc è
in netto aumento. Ci sono molti vantaggi in questo tipo di studio che
però deve essere assolutamente bilanciato con lo studio tradizionale.
La lezione prevede un rapporto tra studente e insegnante assolutamente
fondamentale per la crescita psicologica e culturale dei ragazzi, in
particolare quando i ragazzi sono ancora nelle scuole secondarie.
Inoltre, ancora non ci sono studi scientifici che possono rassicurarci
sull’efficacia dell’insegnamento online.
Possiamo dire che c’è un grande vantaggio economico che però ci
auguriamo non superi l’interesse della formazione dei giovani. Gli
insegnanti sono molto preoccupati di questo fenomeno ma forse può
essere uno stimolo anche per loro. Spesso ai ragazzi si propinano
lezioni poco interessanti o poco sentite e questa competizione può dare
dei frutti. Oppure gli stessi insegnanti potranno mettere sulle
piattaforme i loro pacchetti di lezioni a prezzi competitivi, insomma
si può immaginare un mondo scolastico sempre più dinamico con offerte
sempre più interessanti nei contenuti per gli studenti. L’importante è
bilanciare le offerte utilizzando il buon senso che sicuramente ci fa
capire che l’insegnante non è possibile sostituirlo completamente con
un computer.
(da http://www.loccidentale.it)
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