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Riforma: Da Siracusa: ricostruiamo l’Italia iniziando dalla scuola. Proposte per una scuola migliore

Opinioni
INDICE: Premessa; Per tutti gli ordini di scuola; Scuola dell’Infanzia e primo ciclo; Scuola Primaria; Scuola Secondaria di I e II grado; Orario e Obbligo scolastico;Sostegno; Personale ATA e collaboratori scolastici; Graduatorie ad esaurimento e Scuole Private/Paritarie; Abolizione di Master e diplomifici; Utilizzo delle Graduatorie ad Esaurimento per il conferimento degli incarichi annuali, supplenze brevi e per il reclutamento nelle scuole private e paritarie; Centri Territoriali Permanenti; Edilizia Scolastica; Formazione Professionale; Risorse economiche.


Finita l’era del berlusconismo, che tanti  danni ha causato al nostro Paese, dobbiamo, tutti insieme, rimboccarci le maniche perché dalle macerie deve nascere la “terza” Repubblica. Repubblica fondata saldamente sui principi della Carta Costituzionale e veramente democratica.
 
Proposte per una scuola migliore
 
Premessa
 
Una società globalizzata e complessa come quella attuale necessita di una scuola che ne sappia stare al passo, senza nostalgie del passato.
La Scuola Statale Pubblica non può essere trasformata in fondazione/azienda, né può essere considerata il settore dove effettuare tagli di risorse umane e materiali per fare quadrare i conti dello Stato, ma il ganglio vitale su cui investire per assicurare il futuro alle nuove generazioni, alla società, al Paese.
 
 
Per tutti gli ordini di scuola
 
1-     Il numero massimo di alunni per classe non deve superare le 20 unità:
a)      In Italia non esistono scuole con aule che possono contenere più di 20 alunni,
(Legge 11 gennaio 1996, n. 23, “Norme per l’edilizia scolastica”; D.M. 18 dicembre 1975, “Norme…relative all’edilizia scolastica,… indici minimi di funzionalità didattica,…”).
          b) In classi sovraffollate è praticamente impossibile svolgere proficuamente
attività didattiche, è difficilissimo organizzare attività in piccoli gruppi di alunni, non è possibile programmare percorsi personalizzati, le verifiche diminuiscono, gli alunni perdono facilmente le motivazioni.
c)      La vigilanza degli alunni è difficoltosa in classi molto numerose, che       
costituiscono l’humus ideale in cui attecchiscono fenomeni di bullismo e indisciplina. Gli alunni sfuggono facilmente al controllo dell’insegnante e il “branco” trova facilmente i suoi adepti e le sue vittime.
d)      Le classi con massimo 20 alunni rientrano, quasi tutte, nei parametri    
normativi e garantiscono maggiore controllo e sicurezza nei casi di spostamenti o di emergenza.
                e) Nelle classi poco numerose è possibile programmare e svolgere attività didattiche in piccoli gruppi e personalizzate, le verifiche sono costanti e gli alunni molto motivati.
                 f) In classi poco numerose la vigilanza è più semplice, non si registrano quasi mai comportamenti scorretti, nei rari casi in cui avvengono è molto più facile ricondurre alla normalità le situazioni “critiche”.
 
- Introduzione del tempo pieno ove richiesto.
 
        Scuola dell’Infanzia e primo ciclo Scuola Primaria
 
2-     Devono essere sempre presenti in sezione/classe almeno 2 insegnanti.
Nelle sezioni sperimentali, con alunni di età inferiore ai 3 anni, deve essere nominata un’insegnante ogni 6 alunni.
I piccoli alunni, anche per la loro imprevedibilità, vanno seguiti da vicino da quando entrano a scuola a quando escono e durante tutte le attività : didattiche, ludiche, mensa, ecc.
-  Obbligo di nominare l’insegnante supplente dal primo giorno di assenza del docente titolare ed anche per un solo giorno. Gli alunni non devono essere smistati nelle altre sezioni.
-  Attivare corsi di II lingua per l’ultimo anno di scuola dell’infanzia. I bambini, sotto forma di gioco, avranno il loro primo approccio con un’altra lingua.
-  Ove possibile, attivare sezioni omogenee per età, per programmare e realizzare un’azione educativa più efficace.
 
 
Scuola Primaria
   
3-     Modulo di 3 insegnanti per due classi, preferibilmente parallele; le discipline divise in tre ambiti disciplinari: Ambito Linguistico e Antropologico (Italiano, Storia, Geografia e Arte e Immagine); Ambito Matematico – Scientifico (Matematica, Scienze, Informatica, Musica); Ambito delle Educazioni e della Prevenzione (Ed. alla Salute, Ed. Alimentare, Ed. Motoria, Ed. alla Convivenza, Ed. Ambientale, Ed. Stradale), possibilmente svolto da insegnanti laureati in Scienze Motorie o ISEF (il loro corso di laurea comprende lo studio di queste discipline), II lingua (insegnanti specialisti laureati in lingue straniere).
E’ possibile una diversa suddivisione delle discipline nei vari ambiti, in relazione alle specializzazioni degli insegnanti.
 
Nel bambino, lo sviluppo cognitivo avviene contemporaneamente allo sviluppo motorio, non esistono fasi di sviluppo separate le une dalle altre, tutto deve essere ricondotto all’unità bio-psicologica della persona, che va sempre vista come fatto unitario. Il conoscere, agli inizi, è legato al fare ed alla base di questo fare ci sono il corpo ed il movimento.
Inoltre, anche alla luce dei dati allarmanti, che indicano che più del 30% dei bambini in età scolare è in sovrappeso e il 10% è in situazione di obesità, per prevenire tutti gli effetti negativi che causa (diabete, malattie cardiovascolari, ecc.), è necessario dare più spazio all’Ed. alla Salute, all’Ed. Alimentare, e dedicare almeno 4 ore settimanali al Movimento e allo Sport, dalla Scuola Primaria alla Scuola Secondaria di I e II grado, compresi i corsi serali, visto che la società moderna toglie sempre più tempo e spazio alle possibilità di movimento.
 
Scuola Secondaria di I e II grado, Orario e Obbligo scolastico
 
4-     Orario settimanale: 30/36 (a seconda degli istituti sc. sec. di I o II grado). Obbligo scolastico fino ai 16 anni di età. Scuola Secondaria Superiore: 5 anni.
Si ripristinano le ore settimanali di italiano, lingue straniere, matematica, ecc. Ridurre l’orario settimanale e riportare l’obbligo scolastico da 10 a 8 anni, con l’unico scopo di tagliare il numero di insegnanti è disdicevole e controproducente perché si eliminano le attività di laboratorio e le già scarse possibilità di approfondimento disciplinare, aumentando il divario che separa la nostra scuola da quelle europee considerate migliori.
 
 
Sostegno
 
   La crescente devianza minorile, non soltanto delle periferie delle aree metropolitane, con conseguenti fenomeni di bullismo e dispersione scolastica, la crisi della famiglia, la crisi socio-economica, i continui flussi immigratori,  chiamano la scuola di oggi a raccogliere nuove sfide: l’integrazione nella scuola e quindi nel tessuto sociale, non soltanto delle persone diversamente abili, ma anche delle persone provenienti da culture diverse dalla nostra, e delle persone con svantaggio socio-culturale – economico. Non servono classi ghetto, ma progetti coordinati da specialisti per l’integrazione scolastica e sociale.
L’insegnante di sostegno è lo specialista per l’integrazione scolastica e sociale.
Occorre ridefinire in questa ottica la figura dell’insegnante di sostegno.
 
5-     Il nome cambia da insegnante di sostegno a docente Coordinatore.
- Coordinatore: del team docenti della classe, dell’integrazione scolastica, degli interventi educativi e didattici (programmazione, scelte metodologiche, progetti, U.D., lezioni, ecc.), dei rapporti tra scuola ed extra scuola (famiglia, associazioni, equipe multidisciplinare, EE. LL., ecc).
- L’insegnante coordinatore è nominato per 25 ore (scuola dell’Infanzia), 24 ore (scuola Primaria), 18 ore (scuola Secondaria di I e II grado):
•    Nella classe in cui è iscritto un alunno diversamente abile, qualunque sia il grado di disabilità.
•    Nella classe in cui è iscritto un alunno con svantaggio socio-culturale (certificato dall’equipe multidisciplinare)
•    Nella classe in cui è iscritto un alunno di lingua non italiana per il primo anno scolastico ed eventualmente per i successivi, ove l’equipe multidisciplinare ne riscontri la necessità (scarsa integrazione, disadattamento, ecc.).
•    In una classe può essere iscritto un solo alunno con certificazione di disabilità, o di svantaggio socio-culturale o di lingua straniera, salvo i casi in cui non vi sono classi disponibili.
•    E’ riconosciuto agli alunni, diversamente abili, con svantaggio socio-culturale e linguistico, che frequentano i corsi serali, il diritto ad avere nella propria classe l’insegnante coordinatore per l’integrazione (ex sostegno).
- Sono aboliti i rapporti 1 a 2, 1 a 3, 1 a 4, 1 a 138, ecc. perché rendono impossibile  coordinare gli interventi  educativo – didattici e quelli volti all’integrazione scolastica e sociale, negandone, quindi, il diritto.
- Nella scuola secondaria di II grado sono abolite le Aree AD01, AD02, AD03, AD04.
La graduatoria (elenco) è unica come per la scuola secondaria di I grado.
Non vi sono motivazioni pedagogiche valide per la suddivisione in Aree del sostegno, visto che gli interventi per l’integrazione e quelli didattico – educativi che si attuano a scuola sono uguali ed anche i corsi per conseguire la specializzazione sono del tutto identici. Inoltre la suddivisione in Aree può causare situazioni assurde come quella della provincia di Siracusa dove l’Area Psicomotoria è stata completamente cancellata.
 
- Il titolo di specialista per l’integrazione può essere conseguito dopo l’abilitazione all’insegnamento.
- Il titolo di specializzazione per l’integrazione è valido per tutti gli ordini di scuola previo possesso di relativa abilitazione.
- I titoli di specializzazione per il sostegno conseguiti fino all’A/A 2008/2009, sono equiparati ai nuovi titoli di specializzazione per l’integrazione.
 
 
 
Personale ATA e collaboratori scolastici
 
    6-  Il personale di segreteria e i collaboratori scolastici devono essere presenti in  numero sufficiente al corretto funzionamento degli Istituti Scolastici. (Che senso ha paragonarne il numero a quello dei carabinieri?)
 
 
Graduatorie ad esaurimento e Scuole Private/Paritarie
 
     7-   Abrogazione dei commi 3 e 4 del punto B. 3, lettera f, dell’attuale tabella di valutazione dei titoli della terza fascia delle graduatorie ad esaurimento del personale docente ed educativo delle scuole ed istituti di ogni ordine e grado (legge n. 143 del 4 giugno 2004, integrata dalla legge n. 186 del 27 luglio 2004 e modificata dalla legge 27 dicembre 2006, n. 296), che prevedono: comma 3. il servizio prestato nella scuola dell’infanzia, nella scuola primaria e in qualità di personale educativo è valutabile esclusivamente per le graduatorie relative a tali tipi di scuole o di attività; comma 4. il servizio prestato nella Scuola Secondaria di primo e di secondo grado è valutabile esclusivamente per le graduatorie relative a tali tipi di scuole.
Non sussistono motivi per cui il servizio prestato nella Scuola dell’Infanzia o nella Scuola Primaria non debba essere valutato nella Scuola Secondaria di I e II grado come servizio non specifico e quindi nella misura del 50 per cento del punteggio relativo al punto B/1 e viceversa il servizio prestato nella Scuola Secondaria di I e II grado non debba essere valutato nella Scuola dell’Infanzia e nella Scuola Primaria.
Il servizio di insegnamento è servizio di insegnamento in tutti gli ordini di scuola!
Inoltre, nelle more che si ritorni al modulo di 3 insegnanti, considerato che il ritorno al maestro unico sta determinando la riduzione di 1/3 di tutto il corpo docente della scuola primaria, con un numero enorme di docenti di ruolo in esubero e l’espulsione definitiva di tutti i docenti precari della scuola primaria, al fine di dare ancora a tutti i docenti precari della scuola primaria una possibilità di lavoro, CHIEDIAMO, che il servizio prestato nella scuola primaria sia valutato al 100%, qualora il docente che  ha i titoli decida di trasferirlo interamente in un'altra classe di concorso rinunciando alla graduatoria di scuola primaria.
 
L’anno di servizio militare di leva obbligatorio prestato per lo Stato, prima o dopo il conseguimento del titolo di studio o abilitazione, deve essere valutato nella misura del 100% del punteggio previsto al punto B/1.
Non vi sono motivi per cui un anno di servizio prestato OBBLIGATORIAMENTE allo Stato italiano non debba essere riconosciuto e valutato. Il servizio di leva non è stato una scampagnata o una vacanza, alcune persone hanno subito violenze e riportato problemi psicologici per il resto della vita, altri hanno subito un rallentamento nella progressione degli studi e altri ancora hanno perso la vita!
 
- Abolizione di Master e diplomifici che con la scusa di aggiornare e dare “punti” ai docenti, succhiano sangue e si arricchiscono alle spalle dei precari.
  
8-              Utilizzo delle Graduatorie ad Esaurimento per il conferimento degli incarichi annuali, supplenze brevi, “contratti di disponibilità” e per il reclutamento nelle scuole private e paritarie.
È urgentissimo, correggere e dare delle regole al sistema di reclutamento degli insegnanti nelle scuole private/paritarie, oppure separare nettamente, i due sistemi, paralleli, di istruzione pubblica e privata/paritaria bloccando, a decorrere dal prossimo A/S, la possibilità di valutare il servizio svolto nelle scuole private/paritarie nelle graduatorie delle scuole statali.
Oggi non è più ammissibile che il docente che ha ricevuto “la grazia” di “prestare servizio” nelle scuole paritarie, senza rispettare nessuna graduatoria e nessuna regola, dopo alcuni anni scolastici scavalchi docenti che non hanno ricevuto “quella grazia” ma solo la sventura di aspettare le chiamate dalle scuole statali, rispettando l’ordine delle graduatorie permanenti o d’istituto!
 
 
Centri Territoriali Permanenti
 
9-             No al ridimensionamento dei CTP (taglio dei corsi serali), che comportano  limitazioni dell’offerta formativa e ulteriori perdite di posti di lavoro.
 
 
Edilizia Scolastica
 
  10-  La legge 11 gennaio 1996, n. 23, “Norme per l’edilizia scolastica” che aggiornava il D.M. 18 dicembre 1975, recante “norme tecniche aggiornate relative all’edilizia scolastica, ivi compresi gli indici minimi di funzionalità didattica, edilizia ed urbanistica da osservarsi nella esecuzione di opere di edilizia scolastica”, non è stata quasi mai attuata. Chiediamo che si cominci a farlo.
 
Formazione Professionale
 
11- Lo Stato deve assumersi l’onere della formazione professionale attivando corsi e indirizzi negli Istituti Professionali Statali e nei CTP.
Rispettando i diritti dei lavoratori, devono essere eliminati tutti gli Enti sovvenzionati dallo Stato o dalle Regioni che non sono altro che dei carrozzoni clientelari, dove si sprecano enormi risorse economiche e dove, non esistono regole, per esempio si diventa docenti, dirigenti ecc. senza possedere alcun titolo, ma esclusivamente in virtù di rapporti di parentela, di amicizia, di clientela elettorale, ecc. con i gestori di questi enti.
 
 
Risorse economiche
 
•    Una ipotesi da non scartare a priori è quella di recuperare alcuni di quei 130 miliardi di euro di evasione fiscale.
•    Altra possibilità per recuperare risorse economiche è quella di eliminare gli sprechi della classe politica dai livelli più alti a quelli più bassi: abolizione di sottogoverni (CDA di aziende pubbliche, consorzi, agenzie, ATO, autority, parchi, aree protette ed enti vari) e consulenze (attività quasi esclusiva di comuni e province è la disputa, tra le varie fazioni, per la spartizione dei posti di sottogoverno che aumentano di anno in anno per accontentare un numero sempre maggiore di clientele o procacciatori di voti che dir si voglia), ecc.
•    In un periodo di forte crisi economica come quello attuale sarebbe opportuno eliminare o almeno ridurre le spese  per armamenti e per missioni militari all’estero. Non è inviando bombardieri e militari dappertutto che un Paese acquista dignità e rispetto internazionale.
•    Stabilire per legge il divieto assoluto di cumulare stipendi, pensioni ed emolumenti vari erogati dallo Stato, dalle Regioni o dagli EE. LL.
•    Stabilire per legge il tetto massimo per stipendi, pensioni (70/80 % stipendio) ed emolumenti statali, regionali e degli EE.LL. in 78000 euro lordi l’anno (6000 euro al mese più la tredicesima).


Antonino Monterosso
a.monterosso1966@libero.it








Postato il Mercoledì, 27 luglio 2011 ore 12:45:00 CEST di Pasquale Almirante
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