Sollecitare
un incontro prima dell'inizio del nuovo anno scolastico. E' quanto
ribadito in una missiva indirizzata al ministro Mariastella Gelmini e
redatta dal Presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca e
dall'assessore all'Istruzione, Marco Luchetti a ribadire l'impegno
preso con i Sindacati della Scuola e con le famiglie nell'ultimo
incontro congiunto per denunciare i gravi rischi che sta correndo il
sistema scolastico regionale a fronte dei tagli agli organici. Un altro
appello al Ministro e la richiesta di un incontro, evidenzia una nota
della Regione, era stata formulata il 18 maggio scorso senza pero'
riscontro. Nella precedente missiva si mettevano in risalto una serie
di problemi tra cui anche le esigenze dei piccoli comuni e di quelli
montani e il progressivo aumento degli alunni stranieri che registra la
scuola marchigiana.
Oggi si torna a sottolineare ''l'urgenza di una soluzione ai
problemi che la scuola marchigiana sta trovando in vista dell'inizio
del prossimo anno scolastico, classi numerose, anche oltre i limiti
fissati con D.P.R. 81/2009, aumento delle liste di attesa nella scuola
dell'infanzia, chiusura di classi a tempo pieno e impossibilita' di
accogliere le richieste delle famiglie per l'istituzione di nuove
classi di tempo pieno nella scuola primaria, chiusura pressoche' totale
delle scuole serali''. Per il presidente Spacca ''il servizio
scolastico soprattutto nelle aree piu' periferiche come quelle montane,
il tempo scuola, il sovraffollamento delle classi e il diritto al
sostegno agli alunni con disabilita' sono questioni che vanno
affrontate con la massima rapidita', prima che l'inizio dell'anno
scolastico porti alla luce in tutta la loro gravita' le conseguenze dei
tagli agli organici. Alle precedenti sollecitazioni della Regione
Marche al ministro Gelmini per un confronto aperto sui nodi della
scuola, purtroppo, non abbiamo avuto segnali. Ci auguriamo che in
seguito a questa nuova richiesta di incontro le Marche possano
affrontare con il ministero le tante questioni aperte, su cui le
famiglie e i lavoratori della scuola attendono risposte certe''. (ASCA)
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