Sto studiando,
con qualche aiutino di esperti di vari schieramenti, le 104 pagine
della GU del 16/7/11 (Madonna di lu Carminu!): “Conversione in legge,
con modificazioni, del DL 6/7/11 n. 98 recante disposizioni urgenti per
la stabilizzazione finanziaria”. Mi trovo dinanzi ad un miracolo
sull’iter legislativo: in 48 ore i due rami del parlamento hanno
approvato la manovra di Alì Babà-Tremonti, in 40 articoli, che qualche
minuto dopo il presidente della Repubblica ha firmato. Non si è
trattato di un miracolo di moltiplicazione, né di addizione o di equa
divisione ma di un prodigio di sottrazione a beneficio dei soliti
fessi. Non pani e pesci, ma lacrime e sangue. E non ci lasciano neppure
gli occhi per piangere.
Anche se tutti i 40 articoli-ladroni meritano approfondimento (la
legge non ammette ignoranza!) per il momento punto la lente di
ingrandimento sul Cap. III, artt. 16-20: “Contenimento e
razionalizzazione in materia di impiego pubblico, sanità, assistenza,
previdenza, organizzazione scolastica. Concorso degli enti territoriali
alla stabilizzazione finanziaria”. Se la manovra del 2010 era stata
dura per il mondo della scuola, quella di quest’anno è piovuta sul
bagnato. A chi vuol farsi il sangue marcio consiglio la lettura
dell’intera legge 78, mentre per comodità di linea editoriale offro ai
miei 25 lettori un breve e significativo copia incolla. Dall’art. 16:
(Contenimento delle spese in materia di impiego pubblico) “Proroga di
un anno dell’efficacia delle vigenti disposizioni in materia di
limitazione delle facoltà assunzionali per le amministrazioni dello
Stato;… proroga fino al 31 dicembre 2014 delle vigenti disposizioni che
limitano la crescita dei trattamenti economici anche accessori del
personale delle pubbliche amministrazioni previste dalle disposizioni
medesime;… fissazione delle modalità di calcolo relative all’erogazione
dell’indennità di vacanza contrattuale per gli anni 2015-2017 (…)
Dall’art. 19: (Razionalizzazione della spesa relativa
all’organizzazione scolastica) I commissari straordinari dell’INVALSI e
dell’ANSAS avviano urgentemente un programma straordinario di
reclutamento (ndr. Per questi enti inutili i soldi si trovano sempre!):
… A decorrere dall’anno scolastico 2012/2013 le dotazioni organiche del
personale docente, educativo ed ATA della scuola non devono superare la
consistenza delle relative dotazioni organiche dello stesso personale
determinata nell’anno scolastico 2011/2012; la scuola provvede ad
assicurare la necessaria azione didattica e di integrazione per i
singoli alunni disabili, usufruendo tanto dei docenti di sostegno che
dei docenti di classe. ( ndr. Gli alunni con DSAS,di solito, non hanno
il sostegno e quindi anche per gli altri H ci penseranno i
curriculari!)”.
Da questo piccolo florilegio si
può notare il carattere miracoloso della manovra che chiamerei
“giosuètica”: “Fermati, Sole; e tu, Luna, non avanzare!”. Ormai i
governanti sono manovratori del Tempo (il Kronos truculento e
divoratore), aumentano il lavoro in servizio e rallentano la pensione
di anzianità. Se il buon giorno si vede dal mattino, dal miracolo
“temporale” dell’approvazione lampo è seguito istantaneamente
l’annuncio propagandistico delle assunzioni nel settore scuola. Ma i
neo assunti, con l’ipotesi di contratto firmato tra l’ARAN e i
sindacati degli yesman, hanno già perso il gradone biennale degli
scatti (perché abolito) e così per raggiungere il primo aumento
stipendiale saranno in stand-by per 9 anni! Gli insegnanti li
preferiscono divisi ricattabili e senza diritti. Hanno fermato il Sole,
la Luna e le altre Stelle. Almeno la FLC CGIL ha preso un po’ di… tempo
per capire meglio se firmare o no. Il computer ha la memoria come gli
elefanti e mi aiuta a non dimenticare. Mi ricorda che la neo ministra
MIUR (l’avv. Mariastella Gelmini da Leno (BS) abilitatasi a Reggio
Calabria), nel giugno del 2008, due mesi dopo l’insediamento in
viale Trastevere 231, dichiarava che gli stipendi dei professori
dovevano essere aumentati: “I professori, percepiscono stipendi molti
inferiori alla media europea 27.500 € lordi all’anno contro i 40.000 €
lordi della media UE”. Per ovviare a questo problema, la ministra
si pose l’obiettivo di aumentare gli stipendi dei professori, in base
alla “meritocrazia”, cosa non facile per non dire impossibile, in
quanto i in Italia sono… troppi. E allora, prima si comincia a
tagliare, mettere a posto i conti e dopo si vedrà. Per adesso ci sono
troppe spese e non si può pretendere di fare i salti mortali con il
rischio di aumentare il debito pubblico. Nel marzo 2011, ospite
di “Che tempo che fa”, intervistata da Fabio Fazio ha spiegato da dove
nascono le difficoltà: “Gli insegnanti italiani sono pagati pochissimo
perché sono troppi ed abbiamo più insegnanti rispetto al fabbisogno.
Dobbiamo pagarli adeguatamente, ma se cresce il numero all'infinito
sono proletarizzati”. Inoltre ha spiegato che non ci sono tagli alla
scuola “ma tagli agli sprechi. Mi sentirei in colpa se avessi tagliato
sulla qualità della scuola, non ho licenziato nessuno, ma abbiamo
contenuto la pianta organica e liberato risorse che hanno permesso di
non bloccare gli scatti di anzianità per gli insegnanti”.
Gelmini è smemorata come Tremonti che “A
porta a porta”, durante il governo Prodi pontificava: “Il ticket sulle
prestazioni di pronto soccorso è una vergogna e una ingiustizia!”. Ora
con la sua finanziaria ci sono 5 miliardi di € in meno per la sanità,
come se con esistesse l’art. 2° e soprattutto il 32° della
Costituzione: “ La Repubblica tutela la salute come fondamentale
diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce
cure gratuite agli indigenti”. Senza essere profeta posso pensare che
ci si curerà meno per motivi economici, oppure si favoriranno le
strutture non statale per la prossimità dei prezzi tra servizio
pubblico e professionisti privati (!). Già da parecchi anni è diminuito
il consumo di carni rosse. Nelle tante pagine della manovra
perché non si fa più nulla contro l’evasione fiscale e il
sommerso?
C’è una cosa che ho imparato leggendo attentamente la 78/2011 ed è la
differenza “temporale” tra il futuro anteriore rispetto al futuro
semplice. Tutti i dipendenti siamo sottoposti ai due futuri, cioè
quando avremo finito di pagato le tasse precedenti (ante) sappiamo già,
che dovremo pagare quelle nuove. La casta politica possiede solo il
futuro semplice (post) : pagherà… alla prossima legislatura!
Giovanni Sicali
giovannisicali@gmail.com