Il dimensionamento scolastico secondo l’art.19 della legge finanziaria ora D.L.98/2011 apporterà una vera rivoluzione e una forte riduzione nel numero delle presidenze e connessi uffici di segreteria
Dalle attuali 126 scuole di primo grado nei 58 comuni della provincia di Catania si passa a 71 istituzioni autonome e quindi nei prossimi anni ci saranno 56 presidi in meno nelle scuole della provincia .
Le scuole di primo grado catanesi passeranno così da 173 ad 86 ed in tal modo lo Stato “risparmierà” gli stipendi di ben 86 presidi e direttori dei servizi amministrativi.
Le istituzioni scolastiche sottodimensionate, secondo le indicazioni numeriche degli alunni che hanno determinato le cosiddette “fasce” delle presidenze che andranno subito in reggenza sono:
San Cono con 276 alunni che potrebbe aggregarsi alla vicina S, Michele Di Ganzeria
con 325 alunni Mirabella Imbaccari con 469 alunni
Castiglione di Sicilia con 308 alunni che potrebbe aggregarsi con Piedimonte etneo con 422
alunni o a Linguaglossa con 637 alunni
Licodia Eubea con 318 alunni che potrebbe aggregarsi alla vicina Vizzini con 706 alunni
Ragalna con 300 alunni ritornerà ad aggregarsi ad una scuola di Paternò o di S. Maria di Licodia
Le scuole di Maletto e Maniaci , di Raddusa e Castel di Judica potranno facilmente aggregarsi
In alcune realtà comunali con due istituzioni distinte come Aci S.Antonio, Biancavilla, Fiumefreddo, Grammichele, Mascali, Randazzo, Riposto, San Gregorio, Santa Venerina, Zafferana Etnea , in considerazione che la popolazione scolastica arriva a mille alunni necessariamente le attuali due istituzioni scolastiche saranno unificate
In altre realtà come S.Agata Li Battiati nella fusione delle due esistenti istituzioni il numero complessivo arriva a 1.500 alunni e l’eventuale costituzione di due nuovi istituti comprensivi risulterebbero con un numero inferiore a quanto previsto
Nei comuni con tre istituzioni la riduzione e fusioni in due istituzioni è più facile e giustificabile, fermo restando le problematiche connesse agli edifici scolastici e la loro ripartizione nel territorio comunale. Ciò avverrà ad Aci Castello, Bronte, Palagonia, Mascalucia, S.Giovanni La Punta , Scordia e Tremestieri
A Belpasso le tre istituzioni del Comune potranno mantenere l’autonomia scolastica, in considerazioni del numero complessivo degli alunni frequentanti e la ripartizione territoriale che comprende il comune di Belpasso e la frazione di Piano Tavola.
Per i Comuni con più di tre scuole, saranno le Amministrazioni locali di Acireale, Aci Catena, Adrano, Biancavilla, Caltagirone, Giarre, Gravina di Catania, Misterbianco e Paternò, - comuni nei quali è stata mantenuta la ripartizione divisa tra “direzione didattica” e “scuola media” - che dovranno aggregare le unità scolastiche in “istituti comprensivi” e quindi operare la fusione che produrrà la riduzione al 50 % delle attuali istituzioni presenti nel territorio comunale.
Il comune di Misterbianco che, nel precedente piano di dimensionamento ha costituito tutti gli istituti comprensivi si trova adesso più avvantaggiato nella ripartizione dei plessi, che in gran parte sono già costituti da circa 1000 alunni; lo stesso vale per i comuni di Motta S. Anastasia, Pedara, S.Pietro Clarenza, Trecastagni e Valverde, dove la logica dell’istituto comprensivo ha avuto il sopravvento ed ora risulta vincente.
Nel conteggio complessivo risultano ancora alcune istituzioni: Calatabiano, Mazzarrone, Militello Val di Catania, Mineo e Viagrande con meno di 1000 alunni, ma essendo l’unica scuola del Comune e non del tutto sottodimensionata, credo proprio che si possa considerare come giustificata “deroga” nel complessivo piano provinciale, già così dimezzato “mal ridotto”
Giuseppe Adernò
Asasi Catania