Con l’incontro di oggi
a Palazzo Chigi tra il sottosegretario Letta, i ministri Brunetta e
Gelmini e i sindacati è stato dato il va libera a 67 mila assunzioni
nella scuola dal prossimo 1 settembre. Verranno immessi in ruolo nei
prossimi tre anni scolastici 30.482 docenti e 36.488 ausiliari tecnici
e amministrativi (Ata).
Non si tratta di un avvenimento
epocale perché avviene a costo zero e lascia sul terreno solo per il
prossimo anno quasi i due terzi dei posti lasciati liberi dal turn-over
Il comunicato ministeriale è
infarcito di propaganda e di falsità.
In realtà i posti disponibili
già dal prossimo anno, anche causa dei pensionamenti, sarebbero molti
di più dei miseri 10 mila posti di docenti e dei 10 mila posti di Ata
che con tale programma potranno essere coperti nel prossimo anno
scolastico 2011-12 con le nuove assunzioni a tempo indeterminato.
Ma vediamo le falsità del comunicato di Palazzo Chigi. Innanzitutto non è vero che:
“il Piano, eviterà in futuro la formazione di nuovo precariato e
risponde ad una nuova filosofia: prevede infatti esclusivamente
assunzioni basate sul reale fabbisogno del sistema d'istruzione”
Come si è detto i posti disponibili e
vacanti non creano nuovo precariato ma semplicemente continuerebbero
come nel passato a essere occupati da insegnanti precari.
I posti disponibili occupati da
insegnanti precari nell’anno scolastico 2011-12 sarebbero circa 66.000
il piano governativo forse ne stabilizza 10 mila. Così per gli ATA: a
fronte di circa 38 mila posti vacanti ne stabilizzerà non più di 10.000.
Non si comprende perché nel decreto
legge di recente approvato dal Parlamento si sia rifiutato di
stabilizzare tutti i posti disponibili e vacanti lasciandone invece una
grande parte, spezzoni equivalenti a cattedra e posti di sostegno,
ancora occupata da personale precario.
Con la Gelmini questa politica di non stabilizzare i precari in
servizio era legata alla necessità di tagliare quei posti ed era
funzionale al loro licenziamento avvenuto, nell’ordine di svariate
decine di migliaia, in questi ultimi anni.
La Gelmini parla molto dei precari in
graduatoria per non parlare di quelli in servizio che occupano i posti
che sta tagliando!
Infatti una seconda falsità del
comunicato governativo riguarda proprio questo aspetto:
“I provvedimenti contenuti nel Decreto per lo sviluppo consentono,
all'interno del quadro di riorganizzazione del personale della scuola,
di ridurre i tempi previsti e dunque di risolvere definitivamente un
problema nato nei decenni passati, a causa di scelte politiche
irresponsabili che hanno fatto lievitare fino a 250mila il numero degli
insegnanti abilitati, iscritti nelle graduatorie ad esaurimento."
Si tratta di un’affermazione falsa per
due ordini di motivi.
In primo luogo perché il problema
principale per coloro che si sono opposti all’aggressione alla scuola
pubblica è stato quello di impedire il licenziamento dei precari
respingendo la politica dei tagli. Quello delle graduatorie é un
problema che si è posto ossessivamente, come diversivo, solo la
Gelmini. In realtà le graduatorie potranno essere esaurite anche in
tempi brevi solo se si mettono a disposizione tutti i posti vacanti e
stabilizzati. In tal caso sarà anche possibile destinare il 50% dei
posti ai nuovi concorsi che il governo non vuole avviare.
In secondo
luogo perché per ridurre il numero degli aspiranti all’insegnamento, in
graduatoria o meno, non basta neppure, come è stato fatto, bloccare la
formazione universitaria, ma sarebbe necessario, come questo governo di
destra sta facendo per la prima volta in Italia, tentare di ridurre il
numero degli studenti. E perché no? Anche quello delle nascite!
(Di Osvaldo Roman da http://www.retescuole.net/)
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