Le nuove
farneticazioni del Senatore Pittoni, più che attente e fondate analisi,
sembrano le vistose conseguenze delle vampate di calura estiva di
questi giorni. Nelle sue parole non vi è nessun senso di rispetto per
le sentenze dei tribunali, per i richiami del Presidente della
Repubblica, per il punto di equilibrio raggiunto dal Parlamento in modo
largo e trasversale, ma soprattutto nessun rispetto per i docenti,
tutti, e per la loro professionalità. Eviti, inoltre, di citare
provvedimenti del Consiglio di Stato che nulla hanno a che vedere con
l'inserimento a pettine e che hanno solo il pregio di mostrare notevole
ignoranza di materia. Servono a poco, poi, le accuse e i sospetti
lanciati dal Senatore sui punteggi di una fetta di docenti. Mentre,
emerge con nettezza il goffo tentativo di tenere legato al Carroccio
qualche docente: come se bastassero le sortite demagogiche per
abbindolare persone spesso plurilaureate! Pittoni gioisce per i
paletti della “linea gotica", come ebbero a definirla gli ufficiali di
Hitler prima che lo stesso pretendesse di rinominarla, meno
pomposamente e per la gioia di Pittoni, “linea verde". Sappiamo
dell’epilogo di quella follia e, probabilmente, questo è quello che fa
uscire di testa il noto Senatore “verde” del quale, proprio quest’anno
in cui si celebra il 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia, non è
di moda nemmeno il colore della camicia. Almeno in questo periodo di
ferie lasci in pace chi ha già troppi problemi per colpa della sua
maggioranza e del suo Governo. (spedito da L.Tassella)
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