Quella appena
cominciata si preannuncia, per la scuola, un’estate davvero
incandescente. Grandi nubi, infatti, si addensano all’orizzonte che
rischiano, addirittura, di pregiudicare il normale avvio dell’anno
scolastico.
A denunciarlo, con una lettera indirizzata al dirigente Ambito
territoriale per la provincia di Crotone, al direttore generale
dell’Usr per la Calabria, ai ministri dell’Istruzione, Università e
Ricerca e P.A. e l’Innovazione, i dipendenti dell’Atp crotonese. I
firmatari, infatti, evidenziano che non si «potrà più garantire per
l’immediato futuro il regolare avvio dell’anno scolastico 2011/2012 ed
il completamento delle procedure relative al trattamento di fine
rapporto al personale
cessando».
I dipendenti dell’Atp scrivono che si vedono «costretti ad
esternare le gravi difficoltà in cui quotidianamente e già da anni
operano». In particolare, lamentano «la grave carenza di personale
amministrativo (a causa delle numerose cessazioni, dei trasferimenti e
delle utilizzazioni in regioni e province diverse) che costringe alla
permanenza in ufficio ben oltre il normale orario di servizio;
l’inadeguatezza dei locali che ospitano l’Ufficio e della loro
manutenzione, nonché dei relativi arredi; la mancata copertura del
fabbisogno finanziario occorrente per le necessarie ed indifferibili
spese di funzionamento dell’Ufficio» e la «sperequata e sproporzionata
distribuzione nell’ambito della Regione Calabria delle dotazioni
organiche di personale della scuola a sfavore della provincia di
Crotone».
Permanendo questa situazione, il personale annuncia che «limiterà lo
svolgimento delle prestazioni lavorative all’orario ordinario, senza
effettuazione di alcun orario aggiuntivo e pretenderà il rispetto delle
disposizioni contrattuali che prevedono che le ferie sono un diritto
del lavoratore, compatibilmente con le esigenze di servizio».
Gli scriventi, poi, sottolineano che questa situazione è stata più
volte sottoposta all’attenzione di chi di dovere, senza, però, ottenere
nessuna risposta e che finora hanno continuato ad assicurare il
servizio «grazie all’alto senso di responsabilità ed al proprio spirito
di sacrificio».
Le gravi difficoltà, però, ormai sono divenute insostenibili e da ciò
le decisioni prese. Difficoltà che sono confermate anche dai sindacati,
ed in particolare da Mimmo Denaro, della Cgil. «I dipendenti dell’Atp -
dice Denaro - lavorano da anni in condizioni di assoluto degrado.
Basti pensare che hanno perfino problemi per il mancato rinnovo del
contratto d’appalto per il servizio di pulizia dei locali, che per dei
debiti accumulati con l’impresa, non vengono effettuati ormai da mesi.
Non solo. Problemi – dice ancora Denaro - ci sono anche per delle
bollette insolute per la fornitura di energia elettrica, gas ed acqua,
così come per il servizio telefonico, con pochi apparecchi e linee
funzionanti.
Come se non bastasse - continua Denaro - i dipendenti non hanno neanche
le forniture di carta, toner e di altri beni di consumo, che spesso
vengono fornite dalle scuole. In questo frangente di difficoltà –
sottolinea Denaro - si registra anche l’assenza del’ente provincia, che
non è intervenuto in soccorso come è stato fatto in altre realtà
calabresi».
A ciò si aggiunga, poi, che quest’anno sono previsti ulteriori tagli al
personale della scuola. «Perderemo - ha detto ancora Denaro - circa 60
posti di personale Ata e circa 120 del personale docente.
In questa situazione – ha continuato Denaro - ci saranno scuole che non
avranno gli standard minimi per aprire e noi intendiamo segnalare
questi casi alla procura della Repubblica».
Infine, Denaro ha evidenziato che per ciò che riguarda le procedure
necessarie per l’avvio del nuovo anno scolastico, già si è in ritardo.
il sindacato darà tutto l’appoggio ai dipendenti dell’Atp crotonese e
chiederà l’intervento delle autorità, compreso un tavolo con la
prefettura per far fronte ad una situazione che si preannuncia davvero
esplosiva.
(Di Giacinto Carvelli da Il Quotidiano)
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