Gentile direttore,
ho letto gli attestati di solidarietà da parte di molte forze politiche
e sindacali lodigiane a favore della struttura diretta dal dott.
Bonelli dirigente dell'ex provveditorato agli studi di Lodi e di tutto
il suo staff. Ho la sensazione che l'Ufficio Scolastico di Lodi
diventerà “ex” … un ricordo anche nella sua forma giuridica e fisica.
Pur non essendo l'ultima provincia della Lombardia, nei dati Istat 2011
Lodi si trova prima di Sondrio come numero di abitanti residenti:
Provincia di Lodi 227.655 con 61 comuni e Provincia di Sondrio 183.169
con 78 comuni, dati alla mano la provincia a rischio chiusura dovrebbe
essere quella di Sondrio. Ma come sappiamo per esperienza, le scelte a
volte non sono dettate soltanto dai numeri razionali ma la politica
guarda anche il problema del ridimensionamento delle istituzioni
scolastiche.
I partiti che dirigono la provincia di Lodi se non vado errato... sono
La Lega e il PDL, e spetta a loro “individuare” nuove strategie sulla
scuola pubblica del territorio, escludendo la responsabilità oggettiva
da parte dei Sindaci dei comuni per quanto riguarda la scuola primaria
e di infanzia. Si appunto, le strategie che questo governo del
territorio non è stato in grado e non è in grado di gestire. Non lo
dico perchè sono un dirigente del partito dell'Italia dei Valori di
Lodi e segretario Unicobas Scuola della Lombardia, punte estreme per
Berlusconi, la Lega e sindacati “gialli “ che vanno a braccetto con
questo governo, ma la mia polemica nasce su dati di fatto. La Provincia
di Lodi su questo territorio non ha saputo investire nell'ambito
dell'istruzione secondaria, non ha permesso ai giovani di frequentare
nuovi indirizzi di studi, ha scelto la strada del “volemose bene... e
non cambiamo le cose” che in pratica ha portato all'impoverimento
dell'offerta formativa sul territorio. Si, perchè sul territorio
lodigiano mancano scuole di moda, scuole di grafica, manca la scuola
per odontotecnici, il Liceo musicale e coreutico, sto parlando di
istituti statali e non professionali regionali. Ma si, tanto, qui a
Lodi e in provincia è importante che i giovani studino e basta. Un
concetto che forse andava bene negli anni 70-80 ma oggi i nostri figli
devono avere la possibilità di scegliere l'indirizzo di studi più
consono alle proprie capacità ed ai propri desideri. Un'altra grande
sconfitta è stata la chiusura del Centro Tangram, che si occupava, per
conto degli enti locali del territorio lodigiano, di promuovere
attività a favore dell'interculturalità e dell'integrazione scolastica
degli stranieri, qualcuno malignamente potrebbe dire che è stata colpa
della precedente amministrazione provinciale di sinistra che aveva
scelto dei docenti universitari come consulenti per definire la qualità
del progetto, ok ma di solito la nuova amministrazione non chiude un
progetto distruggendo di fatto un servizio funzionante ed utilissimo.
Un altro elemento che dimostra la totale mancanza di peso politico in
Lombardia di questi amministratori provinciali è il ridimensionamento
dei progetti in ambito lodigiano sulla disabilità. Meno soldi alla
provincia e poche scuole che potranno partecipare ai progetti in
collaborazione con l'Asl di Lodi. Ho partecipato alla riunione di
servizio dei dirigenti c/o l'Itis Volta di Lodi e purtroppo
l'educatore, esperto dell'Asl in merito ai progetti sulla disabilità ha
detto che questo per Lodi si può definire l'anno zero, cioè si riparte
da capo, con la nuova ridistribuzione dei progetti e solo per poche
scuole perchè soldi non ce nè. Era presente l'ass. Andrea Ferrari per
il Comune di Lodi e l'ass. Cesani come rappresentate dei comuni di Lodi
per l'Ufficio di Piano. Purtroppo non ho visto nessuno della Provincia
di Lodi ma è normale cosa avrebbero dovuto dire? Che hanno spedito la
letterina al ministro Gelmini chiedendole per favore di non cancellare
un servizio utile come l'Ufficio scolastico di Lodi? Forse i cari
dirigenti provinciali non hanno capito che ormai in Italia e
soprattutto con il MIUR, il Ministero dell'Istruzione Università e
Ricerca, (addirittura la parola “pubblica” l'hanno anche cancellata),
si discute soltanto davanti al TAR e al giudice del Lavoro come stiamo
facendo adesso in tutela dei docenti geografia, dei docenti di
laboratorio e tra poco con il personale non docente con due class
action (due azioni di classe in difesa dei lavoratori della scuola).
Non ho finito qui, vogliamo parlare della sicurezza delle scuole
pubbliche nel lodigiano? La Provincia di Lodi ha stanziato parecchi
soldi per la messa a norma e la ristrutturazione di edifici scolastici,
a che punto sono i certificati di sicurezza? Se dovessimo fare un giro
nelle scuole medie superiori, medie inferiori, elementari e scuole
dell’infanzia, scopriremmo che non solo le cose non sono
sostanzialmente cambiate ma che addirittura i controlli sulla presenza
dell'amianto in tutti i plessi non è stata completata! In alcuni casi i
tecnici non sono mai andati a controllare. Non mi rivolgo al presidente
della Provincia di Lodi perchè tanto è inutile,visto che lui e la sua
amministrazione non hanno rilevanza politica a livello regionale ne
tantomeno a livello nazionale,e nemmeno ai funzionari e dipendenti
della provincia con i quali ho il avuto il piacere di collaborare e che
sono persone corrette e professionalmente molto preparate e attive, ma
al popolo lodigiano, alle persone che incontro per strada, a Lodi, a
Casalpusterlengo, a Codogno, ad Ossago, a Sant'Angelo, a Lodi Vecchio,
i lodigiani che sono stati così maturi e responsabili, ad andare a
votare i referendum, dimostrando di essere vivi, presenti e soprattutto
di percepire le vere criticità locali e nazionali. Carissime lodigiane
e carissimi lodigiani la situazione è allarmante. Questi politici che
governano la Provincia di Lodi credono di poter sistemare le cose
facendo... praticamente nulla per la scuola pubblica lodigiana, in
difesa dell'Ufficio Scolastico Territoriale... scrivono le letterine a
Maria Stella Gelmini! Sono gli stessi (cambiano le facce ma la sostanza
purtroppo non cambierà mai!) che sono al Governo e che hanno votato ed
approvato una legge finanziaria che contiene la riforma della
distruzione della scuola pubblica ma chiamiamola con il suo vero nome:
Legge Tremonti – Gelmini.
L'opera di distruzione di massa della scuola pubblica,composta
esclusivamente di tagli su tagli, sta toccando come uno tsunami anche
gli uffici periferici e provinciali di Lodi, anche i dirigenti e le
strutture dirigenziali, accorpamento e riduzione dei servizi. Riducendo
le spese si eliminano purtroppo anche i servizi a favore del cittadino.
I leghisti e i berlusconiani la chiamano “ridimensionamento” ma vuol
dire purtroppo chiusura degli uffici, degli istituti scolastici, dei
tagli ai finanziamenti dei progetti, alle classi pollaio pur avendo un
disabile all'interno dello stesso gruppo classe. Si perchè non è solo
competenza del Ministero stabilire il numero degli studenti nelle
classi ma è competenza della provincia di Lodi verificare se gli spazi
scolastici hanno l'idoneità strutturale e funzionale per contenere 30 –
35 alunni. Berlusconi aveva promesso che avrebbe eliminato le province
per ridurre le spese ma non è successo. Io come tanti miei amici
rappresentiamo nel lodigiano l'Italia dei Valori, il partito che da
diversi anni propone la cancellazione degli Enti provinciali per poter
risparmiare milioni di euro spostando questo enorme flusso monetario ai
comuni che potrebbero finalmente potenziare e migliorare i servizi per
i cittadini, aiutare le famiglie in difficoltà, garantire un pasto
caldo ai senza tetto, migliorare il supporto ai disabili, garantire un
supporto costante agli anziani. Migliorare le strutture scolastiche
rendendoli vivibili, garantire nel tempo la gestione degli uffici
scolastici territoriali, le scuole e tutte le strutture utili per i
cittadini compresi le sedi distaccate dei Tribunali e gli ospedali.
Basta volerlo. E' lo Stato che deve essere al servizio del cittadino
non il contrario! Io non mi sento al servizio di Berlusconi e Bossi...
e voi?
Paolo Latella
Dirigente Italia dei Valori
di Lodi
paolo.latella@alice.it