La legge 10/9/2010 sulla
nuova formazione iniziale degli insegnanti doveva essere un punto di
riferimento di lungo periodo per la definizione di percorsi certi per
il conseguimento dell’abilitazione per tutti coloro che intendevano
seguire la carriera di insegnante nel nostro Paese.
Dopo la chiusura del carrozzone delle SSIS era necessario provvedere
con un provvedimento che consentisse all’Italia di avere un vero
percorso di formazione. Negli ultimi
quattro anni in Italia, unico paese dell’area UE, è mancato
completamente un percorso di formazione abilitante. Abbiamo
così assistito alle scandalose abilitazioni conseguite a pagamento in
Spagna o in altri paesi dell’UE che venivano riconosciute in Italia
mentre migliaia di insegnanti non abilitati continuavano ad essere
utilizzati nelle supplenze in terza fascia. (dalla Gilda degli
insegnanti di Venezia)
Gilda degli Insegnanti aveva dato un giudizio moderatamente positivo
alla prima stesura del provvedimento, ma aveva messo in rilievo molte
contraddizioni e i pericoli che potevano caratterizzare soprattutto la
situazione transitoria, quella relativa agli accessi ai TFA
nell’immediato (non abilitati in possesso dei titoli previsti per
l’inserimento nelle graduatorie di istituto, congelati SSIS, abilitati
che intendevano conseguire un’altra abilitazione, ecc.).
I decreti attuativi già approvati e
quelli in arrivo hanno stravolto lo spirito della legge di riforma.
Di fatto i famosi TFA (tirocini formativi attivi) stanno diventando la
riproposizione delle vecchie SSIS con la differenza che le SSIS erano
biennali, mentre i TFA sono annuali. Ritornano
inalterate tutte le dinamiche che avevano fatto diventare le SSIS una
fonte di guadagno per le università, centri di potere baronale,
occasioni di “carriera” per i formatori.
La grande differenza è che
mentre le SSIS| hanno sfornato molti più abilitati concedendo loro un
iniquo punteggio aggiuntivo da far valere nelle graduatorie, punteggio
ben superiore a quello previsto per due anni di supplenza annuale, i
TFA dovrebbero essere organizzati su contingenti a numero chiuso con un
massimo di incremento del 30% rispetto ai contingenti stabiliti dal
MIUR.
I numeri dei contingenti che informalmente sono noti da tempo appaiono
assolutamente insufficienti per organizzare corsi TFA in tutte le
regioni, in tutte le province e per tutte le classi di concorso.
Manca ancora l’approvazione del regolamento delle nuove classi di
concorso (si presume che saranno approvate verso la fine dell’anno) e
quindi si rischia di far partire un percorso di formazione con TFA già
obsoleto in particolare per l’insegnamento nella scuola superiore.
Per partecipare ai TFA bisogna
affrontare un test nazionale a risposte chiuse, una prova scritta
organizzata dalle università e una prova orale . In pratica un vero e
proprio concorso ordinario!
Superato questo concorso gli
ammessi dovrebbero poi seguire corsi e periodi di tirocinio pagando
ovviamente le università che in questa fase di tagli alla spesa per
l’istruzione vedono i TFA come insperata occasione per avere
finanziamenti e per difendere in parte i loro organici.
E’ UNA SITUAZIONE SCANDALOSA! MEGLIO SAREBBE A QUESTO PUNTO ORGANIZZARE
SEMPLICI CONCORSI ORDINARI CON UN ANNO DI TIROCINIO EX POST FATTO
SERIAMENTE E SU CONTINGENTI MOLTO PIU’ AMPI DI QUANTO PREVISTO DAL MIUR.
IL CONSEGUIMENTO DELL’ABILITAZIONE NON COMPORTA INFATTI NESSUN
AUTOMATISMO PER L’IMMISSIONE IN RUOLO. L’ABILITAZIONE E’ UN TITOLO CHE
POTREBBE ESSERE SPESO ANCHE IN CONTESTI DIVERSI DA QUELLO SCOLASTICO
TRADIZIONALE E NEGLI ALTRI PAESI DELL’UE.
Alcune “agenzie di formazione”
pubbliche e private stanno predisponendo già ora corsi di preparazione
al superamento delle prove di accesso ai TFA, corsi a pagamento (da 200
a 500 euro). In una situazione così confusa e con contingenti
ridottissimi per la stragrande maggioranza delle classi di concorso ciò
è solo una fraudolenta vendita della speranza.
GILDA DEGLI INSEGNANTI INVITA I COLLEGHI AD ASPETTARE LA PUBBLICAZIONE
DEFINITIVA DEI REGOLAMENTI ATTUATIVI E DEI CONTINGENTI DEI TFA
ATTIVABILI CONCRETAMENTE A LIVELLO TERRITORIALE. SOLO DOPO SI POTRANNO
ORGANIZZARE INCONTRI DI PREPARAZIONE PER GLI ACCESSI AI TFA.
GILDA INTENDE AIUTARE I COLLEGHI CHE INTENDONO PARTECIPARE AI TFA, MA
SENZA PRENDERE IN GIRO NESSUNO E A COSTI ACCESSIBILI.
Organizzeremo quindi incontri e materiali di informazione e
preparazione a partire da settembre. Prima è solo una presa in giro. I
colleghi che fossero interessati all’avvio di corsi di preparazione ai
TFA sono pregati di contattare via mail le sedi della Gilda degli
Insegnanti.
Gilda degli Insegnanti di Venezia
Federazione Gilda Unams
redazione@aetnanet.org