Lettere in redazione
La soluzione “bonus” sbandierata dal Senatore Pittoni (a tutti quasi
sconosciuto prima delle ultime vicende scolastiche) è sostenuta solo da
una minima parte dei docenti italiani che egoisticamente vorrebbero
vedere chiuse le frontiere delle regioni settentrionali ai docenti del
sud.
La “vera tortura”
http://www.aetnanet.org/catania-scuola-notizie-242735.html
non è stata la riapertura delle graduatorie, “chiuse” nel 2007
dall’allora Ministro Fioroni in vista di un piano MAI realizzato di
assunzioni di 150.000 unità, ma ascoltare in TV e leggere su giornali e
siti specializzati che il bonus - razzista ammantato di continuità -
possa essere il mezzo idoneo a contrastare i docenti del sud.
Il senatore Pittoni mortifica, poi, la dignità di tutti i docenti del
Sud quando genericamente sostiene la teoria dei punteggi gonfiati senza
soffermarsi nemmeno per un attimo sulla considerazione che tali
punteggi possano essere il frutto di un umiliante precariato
ventennale.
Le code rappresentavano, invero, sì un’opportunità in più per tutti
docenti ma al contempo un ingiusto e anticostituzionale meccanismo che
costringeva molti insegnanti a risiedere nelle regioni settentrionali a
scapito di ragioni personali e familiari. Tale pensiero è stato,
invero, dichiarato con forza dalla Corte Costituzionale mediante la
sent. n. 41/11. Questa ha sposato totalmente l'ardua battaglia legale
portata avanti dall'ANIEF mediante i suoi valenti avvocati - Fabio
Ganci e Walter Miceli- che da sempre si batte per le ragioni di tutti i
precari della scuola. E' opportuno aggiungere, altresì, che molte
istituzioni scolastiche del Nord funzionano, oggi, grazie ai tanti
docenti del SUD e soprattutto che, in non poche classi di concorso c'è
penuria di insegnanti.
I tagli sono stati, in realtà, la vera causa di tutto il precariato che
oggi c'è nel mondo scuola. Ebbene ci si chiede: perché il Senatore
Pittoni non ne parla mai? perché preferisce parlare di “bonus” cercando
di cambiare le carte in tavola, quando, a cambiarle per primi, a giochi
chiusi, sono stati proprio i politici dell’attuale maggioranza. Il
senatore Pittoni fa parte della stessa maggioranza che ha condannato
alla disoccupazione migliaia di docenti, pertanto, non può risultare
credibile quando si erge a Don Chisciotte anche se di una sola minima
parte di insegnanti.
Eppure sembra che il deterrente “bonus” rappresenti sempre la soluzione
a tutti i mali al punto da ritenere necessario inserirlo nella manovra
economica di fine di luglio ovvero a graduatorie definitive già
pubblicate.
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Giovanni Iacono
gioviacono@hotmail.com