C’è chi si
prepara studiando, chi cerca di non pensarci e chi invece si ingegna
alla ricerca di una nuova strategia per consultare svariati bigliettini
durante la prova scritta, così i maturandi del 2011 trascorrono la loro
notte prima degli esami. A quanto pare, quest’ultima categoria non
“sprecherebbe” il proprio tempo, infatti, a esami iniziati, il 32%
degli studenti dichiara di aver copiato l’intero compito. Il
sondaggio è stato condotto da Studenti.it in collaborazione con SWG tra
600 partecipanti. Dunque al fianco dei copioni “professionisti”,
ad affrontare l’esame vi è un 10% che afferma di aver copiato
abbastanza, circa l’8% in meno rispetto allo scorso anno, mentre il
13%, stessa percentuale del 2010, ha copiato poco.
Si sa, non tutti sono bravi ad adottare queste “tecniche estreme” e
l’ansia di essere colti in flagrante gioca brutti scherzi, così il 16%
degli studenti afferma di non aver copiato neanche una riga, il 4% in
più rispetto all’anno passato. Solo il 27% ha svolto il compito senza
nessun aiuto, mentre la scorsa estate il 23% era preparato su tutto.
Sembra che, almeno in questa seconda prova, a nulla siano servite le
infinite raccomandazioni dei professori e l’appello ufficiale firmato
da 500 docenti affinché il risultato di questi esami fosse
soltanto il frutto di tanto impegno e studio tra i banchi di scuola.(da
http://www.ilquotidianoitaliano.it)
(TMNews) - Secondo il sito internet www.skuola.net, che ha
intervistato 745 maturandi, i dati sugli studenti che avrebbero svolto
la prova odierna in modo illecito sarebbero più contenuti: "il 90% dei
maturandi non avrebbe copiato, ma il 4% avrebbe copiato usando
internet". Anche in tal caso, comunque, il problema esiste e non può
essere ignorato: circa 20mila candidati si sarebbero affidati all'on
line per risolvere una delle verifiche più importanti, quella
d'indirizzo, dell'esame di Stato.
Per la rivista Tuttoscuola il problema esiste e va affrontato.
Iniziando a capire come effettivamente gli studenti possano venire in
possesso delle soluzioni, spesso senza destare sospetti tra i
commissari d'esame: "la tecnica utilizzata dai maturandi per far uscire
le tracce dalle aule - scrivono gli esperti di istruzione - è
tipicamente quella di fotografare con uno smartphone la traccia della
prova da eseguire, per poi spedire subito la fotografia all'esterno. Se
uno studente riesce a eseguire impunemente un'azione del genere, è
immaginabile che non incontri troppe difficoltà a ricevere dall'esterno
una fotografia della soluzione".
Consce del problema, nei giorni scorsi alcune associazioni di
consumatori avevano chiesto accorgimenti per impedire collegamenti
all'esterno, come le vernici schermanti e i cosiddetti 'jammer',
strumenti in grado di isolare ambienti circoscritti. Il problema è che
le finestre delle aule scolastiche (quasi sempre prive di aria
condizionata) non sono schermabili ed anche verniciare le aule prima
degli esami, per renderle nuovamente 'penetrabili' alle reti wireless a
settembre (per le necessità didattiche e amministrativi) non appare una
strada percorribile.
Per Tuttoscuola non vi tuttavia sono dubbi: premesso che "il primo
dissuasore è dato dai controlli e dalla pena, che consiste
nell'annullamento della maturità", quanto accaduto oggi dovrebbe
indurre il Miur a rivedere "la struttura delle prove".
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