Il Governo, sempre più
debole e incapace di affrontare i problemi del Paese, cerca a di
nascondere le proprie difficoltà impedendo la discussione delle
leggi in Parlamento attraverso l'imposizione del voto di fiducia come
previsto per domani alla Camera per l'approvazione del "decreto
sviluppo" che affronta alcuni temi legati alla scuola, all'università e
ricerca, all'Afam e alla precarietà nei settori della conoscenza.
Ricordiamo che all'art. 9 del decreto
si prevede: •
la modifica del dlvo 368/01, che applica in Italia la direttiva
comunitaria sui tempi determinati, per impedire, al solo personale
della scuola , di ottenere dopo 36 mesi di servizio la stabilizzazione
dei contratti;
• blocco della mobilità territoriale, per 5 anni di
effettivo servizio, dei neo immessi in ruolo;
• manca la quantificazione dell'annunciato piano
pluriennale di immissioni in ruolo;
Inoltre, manca qualsiasi impegno per le assunzioni dei precari
dell'università e della ricerca mentre si stanziano 10 milioni di euro
solo per il 2011, per l'istituzione della fondazione per il merito.
Infine, il Governo cancella la norma,
approvata in commissione che prevedeva l'inserimento in graduatoria dei
docenti già abilitati. Si tratta di un decisione insensata e ingiusta
che penalizza definitivamente 20.000 precari.
Contro questo decreto e più in generale contro la politica del Governo
sull'istruzione, l'università e la ricerca, la FLC CGIL continua la
mobilitazione e partecipa al sit-in di protesta dei precari della
conoscenza a Montecitorio, in occasione del voto di fiducia alla
Camera, nei giorni 21 e 22 giugno.
(da Flc-Cgil)
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