“La modifica
fatta dal Governo al maxiemendamento che riguarda il mancato
inserimento nelle graduatorie dei docenti già abilitati o che
si stanno abilitando, è molto grave, nel merito e nel metodo”. Lo dice
Manuela Ghizzoni, capogruppo Pd in commissione Cultura della Camera.
“Sono 20.000 – prosegue Ghizzoni - i giovani che hanno
frequentato dal 2008 i corsi abilitanti promossi dallo
Stato in Scienze della Formazione primaria, in Strumento musicale
e in Didattica della musica, ai quali però non è concesso l'inserimento
nelle graduatorie dalle quali si attinge per assegnare le supplenze
annuali e, soprattutto, per entrare di ruolo. Un
atteggiamento irragionevole soprattutto alla luce del fatto che il
Governo, in questi tre anni, si è prodigato nel tagliare ben 87mila
posti ma certo non ha impiegato la stessa determinazione nel definire
le nuove modalità per il reclutamento. Pertanto,
se ancora oggi si entra in ruolo solo attraverso le graduatorie è
profondamente ingiusto che giovani formati alla professione ne siano
esclusi. La scelta del Governo di abilitare dei docenti per poi
tenerli in un indeterminato limbo e nella impossibilità di accedere al
ruolo, è l'ennesima
manifestazione della totale responsabilità di ‘produrre precariato’
invece che contrastarlo. Ma la decisione del Governo è altrettanto
grave nel metodo, poiché interviene sul testo uscito dalla Commissione,
peraltro su una proposta che ha trovato un sostegno trasversale. Che
faranno, ora, i deputati Pagano del Pdl e Goisis della Lega
promotori dell'emendamento, analogo a quello del Pd, accolto dal
governo in Commissione ed ora cancellato con un colpo di spugna dalla
Gelmini? Faranno mancare la fiducia dopo che l’esecutivo si è preso
gioco delle decisioni parlamentari?”. (AGENPARL)
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