Sindacati gialli smentiti dal
ministro. Le 67.000 immissioni
sbandierate dovrebbero essere diluite in tre anni. Unica speranza
aggiuntiva: le conversioni dei contratti a tempo indeterminato disposte
a seguito dei ricorsi dal giudice del lavoro.
Ebbene, tutti i segretari generali
dei grandi sindacati gialli scrivono al sottosegretario Letta
chiedendo chiarimenti dopo che
avevano il mese scorso annunciato in una conferenza unificata alla
presenza del ministro Gelmini lo sblocco istantaneo di 67.000 posti e
oggi hanno scoperto che non se ne faranno per il prossimo anno nemmeno
la metà.
Anief comprende l’imbarazzo (http://www.cislscuola.it/content/20110513-assunzioni-e-bufale)
che, però, denota l’assoluta incapacità e incompetenza di chi non è più
in grado di rappresentare l’interesse dei lavoratori precari della
scuola, di chi è arrivato nei giorni scorsi durante le audizioni in
Parlamento, persino, a disconoscere le iniziative legali che i
dirigenti delle proprie strutture periferiche hanno attivato per i
propri iscritti. Ed è proprio dai ricorsi che, ormai, si può ottenere
la stabilizzazione, visti i conti pubblici e la finanza internazionale
ma anche il rispetto inderogabile per il nostro ordinamento delle
decisioni della magistratura a cui anche la ragioneria dello Stato
dichiara di volersi attenere – nella memoria allegata dal
sottosegretario Giorgietti al Decreto sullo sviluppo economico.
E allora, avanti colleghi precari, abbandonate ogni indugio e reclamate
in massa presso i vostri sindacati – non quelli, ovviamente che
rinnegano la loro stessa iniziativa legale – la dovuta assistenza per
ricorrere. Già più di 10.000 si sono rivolti all’Anief: la nostra porta
è sempre aperta per rivendicare l’immissione in ruolo secondo il vostro
diritto, perché la convenzione europea dei diritti dell’uomo deve
essere sempre rispettata e con essa l’accordo quadro in tema di
rapporti di lavoro a tempo determinato come ancora ribadito il 7 giugno
2011 nelle cause riunite 43549/08, 6107/09 e 5087/09 dai giudici della
suprema corte di Strasburgo. (da Anief)
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