«Il calo degli
iscritti agli esami di Stato? È la reazione alla crisi: le aspettative
di lavoro diminuiscono, gli anni '80, con il boom di aspiranti, sono
lontani. Oggi sempre più spesso chi si affaccia alla libera professione
deve mettere in conto un lavoro parasubordinato pagato a fattura».
Andrea Bonechi, consigliere nazionale dell'Ordine dei dottori
commercialisti ed esperti contabili, non è per nulla sorpreso dai dati
diffusi dal ministero dell'Università.
Gli Ordini si interrogano sul fenomeno e studiano formule di intervento
a misura di giovani: un praticantato più breve o più integrato con
l'Università, una formazione più professionalizzante e incentivi per
gli studi professionali. Ma anche, in alcuni casi, la ricerca di una
maggiore selezione.
Per gli architetti il calo è consistente: quasi il 36% di candidati in
meno in quattro anni. «Non parlerei però di fuga – puntualizza Giorgio
Cacciaguerra, presidente del Dipartimento Università e formazione –
perché il numero di architetti nel nostro Paese resta molto elevato:
quasi 145mila, un terzo del totale europeo. Con la riforma Gelmini si
verificherà inevitabilmente un ridimensionamento dei corsi, in alcuni
casi verrà reintrodotto il numero chiuso, com'è successo alla facoltà
di Medicina vent'anni fa.
E questa situazione gioverà sicuramente alla professione».
L'appello a una maggiore selezione arriva anche dal Consiglio nazionale
forense. «Da sempre - spiega Andrea Mascherin, consigliere segretario
del Cnf – chiediamo il numero chiuso all'Università, perché altrimenti
si usa la libera professione come una fabbrica di illusioni e
disoccupazione. C'è poi una grossa componente che non esercita e non si
iscrive e sarebbe necessario un percorso più professionalizzante».
Il calo del 30% del numero di ingegneri che partecipano alle prove di
esame nasconde invece alcune sfumature. Sono infatti in forte aumento
gli aspiranti al titolo di ingegneri civili e ambientali «L'iscrizione
all'Albo – spiega il presidente del Consiglio nazionale Giovanni
Rolando – è obbligatoria per poter esercitare questa specialità.
Puntiamo a estendere questo obbligo anche per il settore
dell'elettronica e dell'inforrmatica». E se oggi per gli ingegneri non
è previsto un periodo di pratica prima dell'esame di Stato, per creare
un ponte tra i libri e il mondo del lavoro Rolando guarda con favore
all'introduzione di un «apprendistato remunerato, durante gli ultimi
anni di Università». Non solo. Per gli ingegneri occorre un dietrofront
sulla riforma universitaria che ha mandato in soffitta il ciclo unico
istituendo il triennio di magistrale e i due anni di specialistica.
Per i commercialisti la chiave del rilancio sta invece in un
accorciamento del tirocinio che oggi dura ben tre anni. «In una
situazione di crisi – afferma Bonechi – sono sempre meno i laureati
disposti a investire su un periodo così lungo». Così dal prossimo anno
accademico andrà in scena il nuovo corso, con lo sconto di due anni di
praticantato e una prova di esame in meno per chi sceglie la laurea
specialistica.
C'è poi un'altra barriera che i commercialisti vorrebbero rimuovere: le
difficoltà per i giovani di diventare soci degli studi in cui lavorano.
«Abbiamo presentato una proposta di legge per la società di
professionisti – spiega Bonechi – dove il reddito viene determinato non
dal capitale sociale ma dal lavoro professionale. L'aggregazione è la
chiave per ripartire, contro l'abusivismo dilagante».
Spicca tra tutti l'aumento in controtendenza degli iscritti agli esami
di Stato per l'ingresso nell'Albo degli assistenti sociali, l'unica
professione regolamentata nell'area delle scienze sociali. Dal 2006 al
2009 i candidati alle prove sono raddoppiati. «La nostra – dice la
presidente del Consiglio dell'Ordine, Edda Samory – è un'occupazione in
fase di sviluppo che cresce sulla spinta del disagio sociale in aumento
e garantisce la piena occupazione, con tipologie contrattuali diverse.
Occorre però puntare su una formazione più specifica e più scientifica
per prevenire il disagio e non intervenire solo per curarlo». http://www.ilsole24ore.com/
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