Per sostenere
l’insostenibile leggerezza dell’essere di alcuni sindacalisti, Anief
mette i propri valenti avvocati a disposizione dei ricorrenti assistiti
da tutte le altre sigle sindacali perché possano godere degli stessi
diritti.
Da tre mesi, un dubbio assilla
il sonno di qualche sindacalista che non si riesce a spiegare come un
ausiliario del giudice, il commissario ad acta, possa su ordine del
giudice stesso ottenere nella primavera 2011, dai dirigenti degli
uffici periferici dell’amministrazione, l’inserimento a pettine di
alcuni ricorrenti dell’Anief, invece di denunciare la lentezza con cui
lo stesso provvedimento è stato attuato, essendo le prime ordinanze
cautelari dell’estate 2009, dimenticando quante volte aveva dichiarato
come inutili i ricorsi e quante volte aveva difeso l’inserimento in
coda.
L’Anief, non potendo più sopportare di assistere a questo turbamento
esistenziale - chiaramente l’effetto di chi reduce da una guerra
(coda-pettine), ritorna sconfitto dal fronte - ha deciso di mettere i propri legali a
disposizione dei ricorrenti assistiti da questi sindacalisti, affinché
possano avere anch’essi giustizia nelle aule dei tribunali e non nelle
pubbliche piazze come si vorrebbe. Basta contattare la
segreteria dell’Anief e chiedere di essere assistiti da chi nei fatti e
non con le parole, ogni giorno, combatte per sconfiggere la precarietà
e il sopruso, costringendo l’amministrazione al rispetto delle regole e
alla limitazione del libero arbitrio.
Della giurisprudenza in materia, d’altronde, correttamente interpretata
dai giudici del Tar Lazio e confermata dai giudici del Consiglio di
Stato, ne sono a conoscenza tutti i vertici delle nostre istituzioni:
dal Presidente della Repubblica al Presidente del Consiglio, ai
Presidenti di Camera e Senato, a cui sono stati notificati gli estremi
della sentenza della Consulta. I
ricorrenti hanno diritto alle immissioni in ruolo e qualche sindacato
dovrebbe pure pagare insieme all’amministrazione i loro risarcimento
danni, essendo pienamente responsabile di quanto accaduto. (da
Anief)
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