Ci chiedevamo,
un mese fa, come mai il TAR Lazio tardasse così tanto a rendere note le
decisioni assunte lo scorso 3 marzo in camera di consiglio sul
contenzioso di cui era stato investito in merito alle modalità di
inclusione nelle graduatorie ad esaurimento. Ce lo chiedevamo
preoccupati per il protrarsi di una condizione di “provvisorietà” in
cui a tante persone è negata una chiara percezione dei propri diritti,
mentre sono messe fortemente in discussione le loro aspettative.
Si è infatti proceduto, nell’attesa della sentenza, ad inserimenti a
pettine in graduatoria disposti da un commissario ad acta in esecuzione
di provvedimenti cautelari, la cui ragion d’essere si giustifica solo
in mancanza di una decisione del
Tribunale.
Poiché la decisione è stata presa da tempo, sarebbe doveroso renderla
nota e ripristinare un quadro di piena trasparenza e certezza di cui
tutti dovrebbero avvertire il bisogno: sono sempre di più coloro che si
chiedono quanto sia giustificabile questo ritardo, mentre si dovrebbe
far di tutto per non alimentare ulteriormente un contenzioso già troppo
lungo e lacerante.
Ribadiamo, quindi, e con più forza, la richiesta fatta un mese fa,
convinti che la situazione debba essere chiarita in tempo utile, prima
che le graduatorie siano utilizzate nell’imminente tornata di
assunzioni.
Si dia immediata pubblicazione alla sentenza: siamo pronti a richiamare
su tutto questo, se necessario, l’attenzione delle più alte sedi
istituzionali.
Roma, 8 giugno 2011
Francesco Scrima, Segretario Generale CISL Scuola (da CislScuola)
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