''Continua il
massacro sociale del governo Berlusconi-Bossi che infierisce sulla
scuola italiana e calabrese''. Lo afferma il segretario regionale del
PdCI, Michelangelo Tripodi, secondo il quale, ''i tagli previsti e
annunciati dal ministero per il personale ATA sono massicci e
colpiscono tutti i profili professionali. Sono circa 1.500 i posti di
lavoro che solo in Calabria e solo nell'ambito del personale ATA
saranno
cancellati
(14 DSGA; 158 Assistenti Amministrativi; 40 Assistenti Tecnici;
1200 collaboratori scolastici). 1.500 lavoratori precari - prosegue -
rischiano di essere espulsi dal mondo del lavoro, creando una nuova
sacca di disoccupati in una realta' fragile e debole sul piano
economico, sociale ed occupazionale. Cio' determinera' - dice - un
ulteriore abbassamento della qualita' del servizio scolastico, un
declassamento dell'offerta formativa e una pesante riduzione del
diritto allo studio. Si tratta del colpo finale arrecato alla scuola
calabrese, all'occupazione e al diritto alla studio dei giovani e degli
studenti''. (ASCA)
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