Lettere in redazione
Vorrei, riguardo alla questione del bonus punti, precisare alcune
cose:
1) Il bonus punti viene dato a TUTTI coloro che scelgono di restare (o
di ritornare) nella provincia scelta nel 2007 quindi esso è un diritto
di TUTTI: è un diritto dei no pettine come dei pro pettine. Dal
momento che i pro pettine sostengono che l’inserimento ‘a pettine’ è un
diritto di tutti e quindi anche di chi non lo vuole, io, per par
condicio, sostengo la medesima cosa col bonus punti. Ritengo che la
legge che, per Costituzione è uguale per tutti, venga salvaguardata,
dal momento che tale bonus è dato appunto a tutti!
2) In un momento come quello che stiamo vivendo il bonus punti ha anche
un valida giustificazione giuridica: esso nasce infatti per
salvaguardare i DIRITTI ACQUISITI di chi nel 2007 fece una scelta di
vita, sulla base degli accordi stipulati dallo Stato. A chi sostiene
che i no pettine si riempiono la bocca con la frase “diritti acquisiti”
va fatto, sempre per par condicio, notare che anche i pro pettine si
riempiono la bocca con le loro frasi di battaglia tra cui quella che
suona più o meno così “rispetto della Costituzione” ebbene: la
Costituzione tutela i diritti acquisiti e il bonus punti rientra
perfettamente tra le norme transitorie che dovrebbero tutelare
tali diritti e ricordo che i “diritti acquisiti” di chi nel 2007 fece
una scelta di vita sono anch’essi di TUTTI sia dei pro che dei no
pettine…
3) A chi sostiene l’urgenza delle graduatorie nazionali vorrei solo
ricordare tre cose: 1) che noi insegnanti non siamo pedine e se
dobbiamo esserlo, sì da essere di anno in anno spostati in regioni e
province diverse questo dovrebbe, per correttezza da parte dello stato,
essere solo a condizione di avere un doppio stipendio e di avere
l’affitto pagato (i militari hanno almeno una caserma, ma noi docenti
non abbiamo neanche il porto d’armi tra la nostra attrezzatura
didattica…), ma non mi pare che il nostro Stato sia disposto a pagarci
affitto, bollette e a darci uno stipendio (tra i più bassi d’Europa)
più generoso in cambio di una nostra disponibilità alla mobilità
nazionale quindi meglio evitare di “inguaiarci” letteralmente più di
tanto. 2) Le graduatorie nazionali mancano di rispetto appunto ai
diritti acquisiti di chi nel 2007 fece la famosa scelta di vita e
questi diritti acquisiti sono, sempre appunto, di tutti sia dei pro che
dei no pettine. 3) Le graduatorie nazionali avvantaggiano solo e
soprattutto i colleghi che hanno maggiore anzianità di servizio ( e
ricordo che il punteggio allo stato attuale delle cose viene dato più
sull’esperienza quantitativa che non qualitativa e quindi non alla
effettiva bravura ed alla effettiva passione) e non i più giovani rei
soltanto di non essere nati 10/15 anni prima e sono quindi anche per
questo molto discriminatorie poiché rischiano di danneggiare
soprattutto quei docenti più giovani che nel 2007 hanno fatto una
scelta più fortunata o più coraggiosa e grazie ad essa riescono ora a
lavorare, si sono nel frattempo integrati nel posto dove sono andati,
hanno magari messo famiglia e bimbi (in un paese che ne ha tanto
bisogno!), si sono intestati forse mutuo o affitto pluriennale e così
facendo si vedrebbero stravolte le proprie vite, messi per l’ennesima
volta in coda ad accontentarsi delle briciole a livello nazionale.
Sotto tale aspetto, è pertanto un’idea molto ingiusta e forse anche
pericolosa a livello sociale (per dare un’idea della pericolosità di
tale iniziativa, basti chiedere ai colleghi che la sostengono con tanto
entusiasmo cosa ne pensino di graduatorie nazionali “al contrario” dove
ad avere la precedenza e ad essere premiata sia più la giovine età che
non la quantitativa anzianità di servizio…) e non mantiene forse
nemmeno quella tanto auspicata continuità didattica. Tale iniziativa
temo rischi soprattutto di celare la malsana e in questo caso
gerocratica mentalità del “ciascuno pensi all’orticello proprio!”. Mi
chiedo cosa ne pensino al Ministero delle politiche giovanili a tal
riguardo…
4) Il Bonus punti si continua, attualmente, a dare nella
Regione Trentino Alto Adige quindi una certa famosa sentenza alla lunga
è risultata essere stata solo un’ennesima vittoria di Pirro
gianlucamungo@hotmail.com