Non si sa
ancora. Di certo, il fatto che domani 3 giugno alle ore 16.30 un
gruppo di esponenti del Partito democratico, che fanno capo a Stefano
Esposito, si riuniscano a Torino (presso la sede della Provincia, Via
Maria Vittoria, 12) assieme al senatore leghista Mario Pittoni,
farà preoccupare molti docenti alla vigilia della relazione,
all'interno della discussione in Parlamento del disegno di legge di
conversione del DL sullo Sviluppo, sugli
emendamenti relativi al bonus di permanenza. Ideata da
Pittoni, la proposta di bonus sta procedendo il suo iter e nei
prossimi giorni sarà discussa alla Camera. Se passerà, i docenti
che non si sono trasferiti dalla propria provincia potrebbero
ricevere un punteggio aggiuntivo, gli altri potrebbero ottenere il
diritto alla revoca del trasferimento
Se invece non passerà, tutto rimarrà come previsto e
cioè ciascuno dei professori assumerà una posizione in graduatoria
corrispondente al punteggio di cui è titolare, in base al principio del
pettine, cioè del merito, conculcato nel 2007 prima dal governo Prodi
(che aveva creato le graduatorie a esaurimento invitando tutti a fare
una scelta definitiva) poi dalla Gelmini, che aveva confermato la
restrizione e consentendo la possibilità di aggiungere tre province
ulteriori dove collocarsi esclusivamente in coda. Ora molti membri
di quella maggioranza prodiana difendono il pettine contro il loro
precedente atteggiamento, scorgendo tardivamente essi stessi la
fondatezza di quanto noi stessi avevamo scritto tempestivamente
in merito all’illegittimità costituzionale del divieto di trasferimento
(si legga www.vincenzobrancatisano.it/articoli/bando.htm). Ma non tutti
la pensano così. Non si sa come finirà questa storia, intanto
registriamo quanto scrive Esposito nel suo
sito: "Durante l’incontro si parlerà delle conseguenze della
riapertura indiscriminata delle graduatorie provinciali ad esaurimento,
che potrebbe provocare uno stravolgimento degli equilibri esistenti nel
già molto incerto mondo dei precari. Il movimento NO pettine, di cui
fanno parte docenti provenienti da tutta Italia, chiede il rispetto
della legge 296/2006, che trasformava le graduatorie permanenti in
graduatorie ad esaurimento. Questa legge aveva determinato l’illusione
della creazione di graduatorie definitive, spingendo molti docenti a
costruire, nelle Province oggetto di scelta e trasferimento, un
progetto di vita affrontando sacrifici spesso enormi. A distanza di
quattro anni l’attuale Governo ha emanato un DM attraverso il quale
consente il trasferimento di Provincia, causando un caos enorme. Il
termine ad esaurimento ha creato aspettative, ha cambiato la vita di
molti docenti e delle loro famiglie. Ed è in forza del termine ad
esaurimento che questi docenti esigono il riconoscimento delle
legittime aspettative di chi ha scelto di lavorare da anni nella stessa
Provincia, garantendo così continuità al sistema scuola". Un
orientamento, quello di Esposito, che se troverà proseliti all'interno
del gruppo Pd di Camera e Senato, potrebbe mettere in difficoltà
il popolo del "pettine". Contro il quale la corazzata che fa capo
alla deputata Pd Manuela Ghizzoni (corazzata che per ora è dalla parte
di chi difende la legittimità dei trasferimenti) dovrebbe avere la
meglio. Registriamo anche una replica di Pittoni contro alcuni
firmatari di un appello al presidente Napolitano contro la proposta del
leghista. «Il bonus permanenza per gli insegnanti precari – afferma
Pittoni – è rispettoso della Costituzione, garantendo lo stesso
trattamento sull'intero territorio nazionale, a differenza dei punti di
Trento (bocciati dal Consiglio di Stato) che premiavano il servizio in
loco, generando disparità di trattamento rispetto alle altre province”.
Pittoni, che invita Napolitano a non farsi “prendere in giro”,
ribadisce che “un meccanismo premiale simile esiste già: il Contratto
Collettivo Nazionale Integrativo prevede per i trasferimenti a domanda
dei docenti un punteggio aggiuntivo come segue: 6 punti per il servizio
prestato continuativamente nella stessa scuola negli ultimi tre anni; 2
punti per ogni ulteriore anno di servizio entro il quinquennio; 3 punti
per ogni ulteriore anno di servizio oltre il quinquennio; 10 punti una
tantum per coloro che per un triennio (dal 2000/2001 al 2007/2008) non
si siano trasferiti in altra scuola”.
All’assemblea interverranno: Sen. Mario PITTONI (Commissione Istruzione
pubblica al Senato – Lega Nord), On. Stefano ESPOSITO (Parlamentare
PD), On. Davide CAVALLOTTO (Commissione Cultura, scienza ed istruzione
alla Camera – Lega Nord), Gianna PENTENERO (Consigliere Regionale del
Piemonte – PD), Giuseppe SAMMARTANO (Presidente Commissione Lavoro
della Provincia – PD).
Vincenzo
Brancatisano
vi.bra@fastwebnet.it