Pochi minuti
fa l’UdU-Unione degli Universitari è stata ricevuta dalla commissione
cultura della Camera dei Deputati per discutere del DL 70/2011 e del
sistema del diritto allo studio in Italia. Michele Orezzi, Coordinatore
Nazionale dell’UdU commenta:
“Abbiamo spiegato ai parlamentari della maggioranza parlamentare che la
possibilità di studiare è un diritto da garantire e non un debito da
contrarre.”
Durante l’audizione la delegazione dell’UdU ha consegnato un documento
con tracciato il modello di riorganizzazione del diritto allo studio in
Italia visto dalla prospettiva di chi l’università la vive tutti i
giorni e di chi sulla propria pelle subisce le conseguenze dei tagli ai
fondi pubblici per l’Università e al diritto allo studio. “Ci avevano
promesso che il fondo per il merito non avrebbe avuto finanziamenti
pubblici ma avrebbe attinto solo da fondi privati, invece metà dei
fondi per il diritto allo studio previsti per l’anno prossimo vengono
destinati proprio a questo. Ribadiamo di essere irremovibili sulle
nostre posizioni: il vero merito è andare a colmare il divario delle
differenze sociali ed economiche tra gli studenti. Finchè si
continueranno a tagliare soldi al sistema di diritto allo studio
non esisterà un futuro per la nostra generazione e non faremo un
passo indietro sulla difesa dei nostri diritti”.
L’Unione degli Universitari non può
che denunciare il nuovo taglio di 23 milioni di euro al fondo per il
diritto allo studio che va ulteriormente a minare la possibilità di
iscriversi all’università da parte degli studenti italiani. Il
Governo propone un modello di iscrizione all’Università che si
trasforma in un debito con le banche a vita, modello che respingiamo
direttamente al mittente e che non farebbe altro che precarizzare
ulteriormente la condizione studentesca e giovanile del nostro Paese.
Orezzi conclude: “E’ evidente come
questo Governo che soprattutto dopo ieri non vede un futuro davanti a
sé, vuole distruggere il futuro del paese, cercando di minare la sua
ricchezza più grande: i suoi giovani. Ma il vento di cambiamento di
ieri non è che la riprova della netta bocciatura da parte della
stragrande maggioranza degli italiani del modello di società e di
università proposta dall’attuale Governo. Gli studenti non staranno
fermi a guardare mentre subiscono il furto del loro diritto allo studio
e del loro diritto al futuro”.
Elvira
Ricotta Adamo Esecutivo
Nazionale UDU-Unione degli Universitari
elvira.manila@gmail.com