Alla FLC–CGIL
CATANIA e p.c. a tutte le OO.SS, rivolgiamo un appello, affinché
l'impegno dei precari amministrativi nelle scuole pubbliche catanesi e
della prov., non rimanga ulteriormente deluso dalla tenace volontà di
codesta Organizzazione Sindacale nel chiedere la riapertura delle
Graduatorie della Mobilità Verticale ATA, a tutela del personale ATA di
ruolo.
La responsabilità sta nel fatto che:
LA GRADUATORIA PERMANENTE VA TRASFORMATA IN UNA GRADUATORIA AD
ESAURIMENTO PER TUTELARE I DIRITTI GIA’ ACQUISITI DAI PRECARI
AMMINISTRATIVI CON PIU’ DI TRE ANNI DI SERVIZIO SUI POSTO VACANTE,
ATTRAVERSO UNA LEGGE.
Non è più tollerabile restare inermi alla inesorabile estinzione degli
assistenti amministrativi. Sarebbe auspicabile una Graduatoria ad
esaurimento anche per gli ATA, a garanzia di maggiori opportunità di
trasformazione del contratto da tempo determinato a durata
indeterminata, per limitare i danni provocati dai tagli e dalla
Mobilità verticale, ecc .
Le Organizzazioni Sindacali, fanno bene, a portare avanti le loro
politiche a tutela anche del personale medesimo, appartenente ad altro
profilo ATA, d’altra parte la rappresentanza sindacale e i Concorsi
superati da questi candidati, assumono un significato numerico
rilevante, come ad esempio avviene per i collaboratori scolastici,
maggiormente rappresentativi delle politiche sindacali. Si invita
tuttavia la FLC-CGIL CATANIA, a valutare meglio il momento politico, in
quanto le tensioni sociali stanno aumentando a dismisura, e potrebbero
sfociare in disordini, come già accaduto in altre città d’Italia.
Quella che si profila all’orizzonte è un’ulteriore guerra tra poveri,
mentre riaffiorano i ricordi delle convocazioni di quell’agosto 2010
caldissimo e indimenticabile all’IPSIA “Fermi” di Catania.
Di recente proprio una e-mail pervenutami da una persona
sconosciuta, ha evidenziato una chiara disapprovazione alle
politiche della FLC-CGIL sul tema della Mobilità Verticale, che in
effetti non mi sento di condannare del tutto, in quanto l'ipotesi di
rinviare a tempi migliori la Mobilità Verticale, rivolta "a personale
di altro profilo e già di ruolo", mi sembrerebbe la più ragionevole
delle supposizioni, anche perché le proiezioni del Governo sul tema
della stabilizzazione del personale al 2015, sono ben altre rispetto
alle stesse aspettative della Organizzazione in oggetto, e piuttosto
che fornire cifre ufficiali il Governo fa previsioni, che sanno di
propaganda e demagogia.
Altro che 100mila assunzioni!
A tal proposito gradirei da parte vostra, un'attenta valutazione, su
alcuni aspetti del Decreto Sviluppo:
1) se il piano di stabilizzazione triennale dei precari su
posto vacante previsto nel Decreto Sviluppo all’art. 9 comma 17, non
prevede l'applicazione dell’art. 5 p. 4 bis del DL 368/01, che ne ha
recepito la Direttiva 1999/70/CE, ovvero se il comma successivo,
esclude categoricamente l’applicazione dell’art. 5 p. 4 bis del DL
368/01, ai contratti a termine, per paura di perdere i contenziosi in
essere o quelli in itinere, nasce il fondato sospetto che non
basteranno tre anni per stabilizzare i precari della scuola, E
FORSE NEANCHE SEI O PIU'..., perché si fa presto a dire che non ci sono
soldi.
2) Se la normativa vigente non consente ai precari di avere la
“CERTEZZA” di essere stabilizzati, né la conseguente possibilità di
transitare in altra Amministrazione in quanto l’art.5 p. 4 bis del DL
368/01, secondo il Governo non può essere applicato al personale
scolastico, soggetto ad una flessibilità del lavoro, specifica per il
settore scuola, negando di fatto la trasformazione del contratto da
T.D. a T. I. secondo l’art. 9 comma 18, si configura la ritardata
immissione in ruolo e la perdita di altre chance da lavoro dei precari
nel settore pubblico, chiudendo ai precari ogni possibilità di
riconoscimento di un diritto già acquisito, in palese violazione della
Direttiva Comunitaria 1999/70/CE, con danni irreparabili e
insostenibili per il personale precario.
3) se i tagli, come è prevedibile immaginare saranno realizzati anche
per il prossimo A.S. 2011/12, eventuali manovre aggiuntive nel triennio
2012/15 sottrarranno alla scuola utili risorse che di
fatto non consentiranno la stabilizzazione né dei 65.000 precari
in tre anni, né degli altri 35.000 precari stimati dalla FLC-CGIL,
vanificando le politiche sindacali della citata Organizzazione,
ma nel frattempo il Turnover non consentirà neanche di rimpiazzare il
personale che va in pensione, configurando criticità molto più grandi
del previsto.
Alla luce di tali considerazioni assolutamente personali e spero in
parte condivisibili, fare il bene della scuola, significa fare "ANCHE"
il bene dei precari, per cui la logica deduzione a mio avviso è
chiedere prima della conversione in legge del DL n. 70 del 13
maggio, utili modifiche all’art. 9 comma 17 e comma 18 per dare
maggiore credibilità al piano triennale di stabilizzazione su TUTTI I
POSTI VACANTI e DISPONIBILI del personale ATA, (oppure ancor
meglio chiedere in sede di conversione del decreto legge un piano
quinquennale, facendo entrare nel calderone proprio quei 100
mila precari da voi stimati) in maniera che ci sia "LA CERTEZZA DI
STABILIZZAZIONE PER TUTTI I PRECARI", e non la presunta
stabilizzazione, indipendentemente dalle somme impiegate dal M.E.F. che
di fatto in base al citato Decreto Sviluppo non garantiscono né
la stabilizzazione di tutti i precari in tempi certi, né il rispetto
della normativa comunitaria, una escamotage studiata a tavolino per
disinnescare proprio quel contenzioso tanto temuto dal MIUR.
Rinviare la Mobilità Verticale diventa ragionevole e un atto di
responsabilità di questa Organizzazione sindacale, proprio verso quei
100 mila precari che aspettano con ansia la stabilizzazione, pur
condividendone le aspettative legittime dei colleghi collaboratori
"GIA' DI RUOLO". L'eventuale riapertura delle Graduatorie aggraverebbe
una situazione già insostenibile di cui ne stanno facendo le spese in
particolar modo, gli assistenti amministrativi precari, inclusi in
una Graduatoria Permanente, che va assolutamente trasformata in una
Graduatoria ad Esaurimento.
Vi chiediamo dunque di valutare tali considerazioni, alla luce del
fatto che la CGIL è sempre stata una Organizzazione a difesa dei
diritti dei lavoratori, ora più che mai, con più di 100 mila precari,
solo nella scuola.
E’ appena il caso di ricordare, che tale messaggio lo rivolgiamo anche
alle altre OO.SS., affinché venga costituito un fronte comune contro il
precariato e a difesa della scuola pubblica.
Mario Di Nuzzo
mario.dinuzzo@libero.it