Dal primo giugno i
giovani dai 16 ai 25 anni di eta' regolarmente iscritti ad un ciclo di
studi possono lavorare durante l'estate ed essere remunerati con
voucher, i buoni lavoro che comprendono gia' la copertura assicurativa
e previdenziale e non sono soggetti a ritenute fiscali. Lo rende noto
la Coldiretti nello stimare che durante l'estate saranno almeno
duecentomila i giovani impegnati nelle campagne di raccolta di frutta,
verdura e nella
vendemmia.
In controtendenza rispetto all'andamento generale - sottolinea la
Coldiretti - e' infatti tornata ad aumentare l'occupazione nelle
campagne dove e' giovane addirittura un lavoratore dipendente su
quattro. Nel 2010 si e' verificato un aumento degli occupati in
agricoltura dell'1,9 per cento a fronte del calo generale dello 0,7 per
cento, secondo la Coldiretti che associa il maggior numero di imprese
che assumono manodopera. Le opportunita' di lavoro - continua la
Coldiretti - si registrano per figure professionali tradizionali che
vanno dal trattorista al taglialegna fino al potatore, ma anche per
quelle innovative all'interno dell'impresa agricola come l'addetto alla
vendita diretta di prodotti tipici, alla macellazione, alla
vinificazione o alla produzione di yogurt e formaggi.
La fine della scuola coincide - sottolinea la Coldiretti - con il
periodo di maggior impiego di lavoro nelle campagne dove iniziano le
attivita' di raccolta di verdura e frutta come ciliegie, albicocche o
pesche durante l'estate fino alla vendemmia che si concentra nel mese
di settembre. Per gli studenti - continua la Coldiretti - lavorare nei
campi significa, oltre che prendere contatto con il mondo del lavoro,
anche fare una esperienza diretta a contatto con la natura, i suoi
prodotti ed una cultura che ha fatto dell'Italia un Paese da primato a
livello internazionale nell'offerta di alimenti e vini di qualita'. Una
occasione per conoscere la genuinita' e le caratteristiche dei veri
prodotti del Made in Italy per impararli a distinguere da quelli
importatati spacciati come nazionali anche - precisa la Coldiretti -
sugli scaffali dei mercati al momento di fare la spesa. Lo strumento
dei voucher, introdotto per la prima volta proprio in occasione della
vendemmia 2008, e' da allora sono stati oltre 3,3 milioni i quelli dal
valore di 10 euro staccati per remunerare il lavoro in campagna.
L'agricoltura e' il settore che ha maggiormente utilizzato questa
opportunita' con circa il 27 per cento dei voucher totali seguita a
distanza dalle manifestazioni sportive, culturali o di solidarieta' e
dal commercio. I ''voucher'' - conclude la Coldiretti - rappresentano
uno strumento che offre interessanti opportunita' di reddito e
occupazione a categorie particolarmente deboli e risponde coerentemente
alle richieste di semplificazione del lavoro nei campi che puo' cosi'
meglio esprimere le proprie potenzialita' in un momento di crisi, senza
con cio' destrutturare il mercato del lavoro agricolo.
( ASCA)
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