Dico, ma ci rendiamo
conto delle castronerie che si vanno spifferando in questi tempi di
“guerra civile dei precari della scuola”!?
C’è chi pensa ad un bonus di 40 punti per chi rimane nella medesima
graduatoria provinciale, quasi una sorta di “premio fedeltà”,
mascherata di “continuità didattica”. E c’è chi pensa ad un altro bonus
di 60 punti per chi decide di trasferirsi ad altra provincia,
conteggiando il “danno materiale e morale”! Probabilmente ha ragione
l’avv. Marcello Pacifico, presidente Anief, quando dice che, “va
precisato che in base alla normativa si può parlare di continuità
didattica solo nel caso in cui si presti servizio nella stessa
istituzione scolastica, e non nella provincia. Qualora si avverassero
le condizioni di personale precario che per 3 anni consecutivi
svolgesse servizio nella stessa scuola, la richiesta da fare
immediatamente sarebbe quella di richiederne la stabilizzazione a tempo
indeterminato, come la Comunità Europea richiede ormai da tempo, invece
di avallare il progetto del governo di contrastare i ricorsi avviati…Se
dovesse passare un'idea del genere, sarebbe plausibile assegnare un
bonus di 60 punti per chi deciderà di trasferirsi, come indennità di
servizio, visto che le graduatorie saranno valide per 3 anni e
considerato che nella scelta di trasferirsi bisogna mettere in conto
che si potrebbe per tale periodo non prestar servizio, con l'aggravante
di essere rimasto lontano dalla provincia di residenza e dagli
affetti”. Spero che la legalità e, soprattutto, il buon senso abbiamo
il sopravvento su questi portatori di sventure e venditori di fumo…in
salsa verde. E che la guerra dei poveri precari abbia fine…per sempre!!!
Angelo
Battiato (inviato speciale a Brescia)
angelo.battiato@istruzione.it