Secondo
la profezia dell'americano reverendo Harold Camping oggi doveva
verificarsi la fine del mondo, ma a quanto è dato percepire si è
sbagliato e clamorosamente, visto che nulla si è spostato, nemmeno di
un solo millimetro, tranne l'ordinaria amministrazione. Il reverendo si
è basato su calcoli ricavati dalla bibbia, prevedendo che, a
conclusione di catastrofico terremoto, il mondo sarebbe finito a
mezzanotte, ora di Gerusalemme, del 21 maggio del 2011 ovvero alle 5 di
ieri (le 23 ora italiana). “Secondo il reverendo, il giorno del
giudizio sarebbe giunto esattamente 7.000 anni dopo il Diluvio
Universale e solo chi avrebbe creduto alla profezia sarebbe stato
accolto in Paradiso in un evento chiamato "ratto salvifico"; mentre i
non credenti sarebbero stati lasciati sulla Terra per scomparire
col pianeta cinque mesi più tardi.”
Il prossimo appuntamento con la fine del mondo è per il 21 dicembre del
2012, come profetizzarono i Maya, cosa che però non piace soprattutto
ai colleghi che col primo gennaio 2013 aspettano lo scatto di
gradone e nel settembre dello stesso anno l'agognata quiescenza: cosa
racconteranno al Padre Eterno? Solo una vita di lavoro senza il
meritato riposo e l'atteso aumento settennale? Sarebbe allora il caso
che si attrezzassero per fare un petizione collettiva al Destino
crudele, affinchè il terribile e funesto evento sia procrastinato
almeno per qualche anno ancora. Senonché ci rimarrebbero male e fregati
i colleghi dell'anno successivo per cui anche costoro dovrebbero fare
la stessa cosa, coinvolgendo magari quelli che verrebbero dopo e dopo
ancora e così via. Operazione che forse potrebbe consentire un
ripensamento del Destino e magari lasciare le cose così come sono per
altri e altri millenni ancora. Chissà? In ogni caso è più certo che il
destino accolga le richieste dei professori che l'attuale Mir le
petizioni dei precari della scuola: non è che, forse, per fine del
mondo i maya intendessero la fine politica di questo Governo?
Pasquale Almirante
p.almirante@aetnanet.org