Il ministero dell'Istruzione ha dovuto riconoscere che i
criteri di distribuzione dell'organico non rispondevano a principi di
equità, come più volte sottolineato dalla Flc Cgil e ha assegnato alla
Regione Emilia-Romagna 200 posti in più in organico di diritto, che si
aggiungono a quelli precedentemente assegnati e largamente
insufficienti. E' anticipato a martedì pomeriggio alle ore 14,
l'incontro tra le Organizzazioni sindacali e l'Ufficio Scolastico
Regionale.
La Flc Cgil aveva denunciato, a più riprese, che il sistema
d'istruzione regionale non avrebbe sopportato la terza tranche dei
tagli prevista dalla finanziaria del 2008, a fronte del consistente e
progressivo aumento della popolazione scolastica (+25.000 nell'ultimo
triennio) e che la qualità del sistema regionale, riconosciuto a
livello internazionale, ne sarebbe uscito fortemente ed
irrimediabilmente compromesso.
"Ci siamo mobilitati il 6 maggio scorso con un grande sciopero generale
che, nei fatti, ha capitalizzato un primo risultato. La nostra convinta
battaglia di opposizione ai tagli agli organici e al diritto allo
studio, ha colpito nel segno. - si legge in una nota - I 200 posti sono
un primo segnale positivo, una boccata d'ossigeno che va nella giusta
direzione di riconoscere le esigenze della scuola pubblica statale
della nostra regione. Tuttavia, a fronte di una media di popolazione
scolastica che incide per il 6,5% a livello nazionale, ci vediamo
costretti a rimarcare che gli organici assegnati incidono solo per il
6,3% per il personale docente e per il 6,2% per il personale ATA".
"Tradotto in cifre, significa all'incirca che la nostra regione avrebbe
la necessità di avere 1000 posti docenti in più. Ne sono stati
assegnati 200: siamo quindi ancora molto lontani dal raggiungimento
dell'obiettivo di rientrare nella media nazionale e, in ogni caso,
resta inevasa completamente l'esigenza di istituire nuovi sezioni di
scuola dell'infanzia! Le nostre sollecitazioni e rivendicazioni,
quindi, non si fermano qui. Continueremo nelle azioni di contrasto al
disegno di "riduzione" della scuola pubblica tenuto conto anche della
preoccupante scarsità di risorse del personale ausiliario, tecnico,
amministrativo di cui saremo informati nei prossimi giorni.
La FLC CGIL sosterrà tutte le iniziative, tra le quali quelle promosse
dai presidenti dei Consigli d'Istituto, volte a garantire le norme
sulla composizione delle classi, sul diritto allo studio,
sull'integrazione degli alunni diversamente abili, sul rispetto della
sicurezza in rapporto alla capienza delle aule. La FLC CGIL invita le
istituzioni a tenere alta l'attenzione, nella convinzione che quanto
ottenuto è un primo segnale ma ancora insufficiente". (da
http://www.romagnaoggi.it/)
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