Sono le scuole
delle Province di Biella e di Torino le migliori d’Italia. Ed è il
Piemonte la Regione con il più efficiente sistema scolastico, quello
dove si rende – globalmente – un servizio di più alta qualità agli
studenti e alle famiglie. Sono invece le scuole delle Province di
Napoli, Catania e Isernia quelle in fondo alla classifica, le maglie
nere del sistema scolastico italiano, dove non si registrano
significativi miglioramenti e dove gli elementi di debolezza
strutturale continuano ad aggravarsi. Ma la sorpresa è che,
complessivamente, negli ultimi quattro anni il Sud ha fatto meglio del
Nord e del Centro. E che, pur nella conferma degli squilibri tra le
diverse aree del Paese, ha fatto registrare sostanziali progressi,
recuperando parte degli storici ritardi che ne affliggono il sistema
scolastico. Sembrano costituirsi le premesse - è questa
l’interpretazione che emerge dal Rapporto di Tuttoscuola - per un
potenziale miglioramento delle condizioni del sistema di istruzione del
Mezzogiorno. (da Sophia) http://www.sophia.it/app/WebObjects/News.woa/wa/site?uid=MoocPkVZpXzAqAIF&page=magazine&iss=20885&dli=32942111&srv=1175&art=44792
Sono solo alcuni dei risultati del 2° Rapporto sulla qualità nella
scuola, realizzato da Tuttoscuola , il mensile per insegnanti, genitori
e studenti che per la prima volta – quattro anni fa – ha realizzato una
graduatoria delle Provincie e delle Regioni, in base alla qualità del
sistema di istruzione. Le graduatorie sono state realizzate elaborando
migliaia e migliaia di dati di fonte ufficiale, aggiornati alle ultime
rilevazioni disponibili. In tutto 96 indicatori, dai quali si ricava
una approfondita e inedita radiografia del sistema scolastico del
nostro Paese.
Uno strumento unico e indispensabile per avere una maggiore e più
documentata consapevolezza dei limiti e delle potenzialità del sistema
scolastico e per aiutare a meglio individuare le priorità di
intervento. E che permette anche di capire dove sta andando in questi
ultimi anni la scuola italiana: la nuova edizione del Rapporto
evidenzia infatti – grazie ai raffronti con i dati del 2007 – dove ci
sono stati miglioramenti e dove no.
LA CLASSIFICA - La prima sorpresa è il balzo in avanti del Piemonte, la
regione italiana che si colloca al primo posto della graduatoia e che,
rispetto a quattro anni fa, guadagna tre posizioni, scavalcando
l’Emilia Romagna, che scivola al quarto posto. Un successo, quello del
Piemonte, confermato dai risultati delle scuole di Biella e Torino, che
si posizionano in vetta alla graduatoria per Province. Dietro il
Piemonte, conquista la medaglia d’argento il Friuli Venezia Giulia, che
guadagna tre posizioni e risale, rispetto al 2007, dal quinto al
secondo posto. Medaglia di bronzo per la Lombardia, seguita da Emilia
Romagna, Basilicata e Veneto. In fondo alla classifica, ultima la
Sicilia, preceduta rispettivamente da Sardegna, Campania, Molise e
Abruzzo. Buona la performance della Liguria, che recupera quattro
posizioni e risale dall’undicesimo al settimo posto, e della Toscana,
che dal quattordicesimo posto passa al decimo. I peggioramenti più
marcati sono quelli delle Marche, che perdono cinque posizioni, dal
terzo all’ottavo posto, e della Calabria, che passa dall’ottavo al
dodicesimo posto.
LE NOVITA’ – La seconda sorpresa è il netto recupero del sistema
scolastico del Sud, che negli ultimi quattro anni sembra aver preso il
passo giusto per recuperare i ritardi accumulati negli ultimi decenni.
Se a livello nazionale si registra un miglioramento in metà degli
indicatori, il Sud fa di più e recupera posizioni in quasi due terzi
degli indicatori. Per esempio in termini di patrimonio delle scuole
(attrezzature didattiche, dotazione di libri e uffici) le scuole del
Sud – forse anche per l’efficace impiego delle risorse europee – sono
oggi in media le più ricche d’Italia: in testa alla graduatoria ci sono
ben 5 regioni meridionali, che precedono persino la Lombardia. Gli
istituti scolastici più informatizzati d’Italia sono in Puglia. E al
Sud c’è anche più stabilità dei docenti, grazie a un grado di
precarizzazione del personale che è la metà di quello che si registra
al Nord. Le difficoltà del Mezzogiorno restano invece confermate per
quanto riguarda l’edilizia, la dispersione scolastica e alcuni aspetti
dei livelli qualitativi dei diplomati.
LE PROVINCE – Biella e Torino sul gradino più alto, seguite da Lodi,
Verbano e Udine. Tra le grandi città Milano è stabile al settimo posto,
Bologna sale al 23°, Venezia al 40°, Genova al 56°, Firenze al 62°.
Peggiora Roma, che scende al 71°, calano ancora Palermo, al 96° posto,
e Napoli, terz’ultima, al 98° posto. Tra le prime venti province in
classifica, del Sud c’è solo Potenza, che sale alla 19° posizione. Bene
anche Benevento, che sale alla 29° posizione, e Vibo Valentia al 31°
posto.
(Sintesi della relazione introduttiva svolta dal direttore di
Tuttoscuola Giovanni Vinciguerra)
redazione@aetnanet.org