''Si e' concluso oggi con
grande successo il primo tempo della partita contro gli ignobili quiz
Invalsi e la scuola ad indovinelli. L'indignazione contro questa
degenerazione dell'insegnamento si e' espressa in mille forme da parte
dei docenti, degli studenti, dei genitori: alle superiori almeno il 20%
della categoria e degli studenti si e' sottratto a ricatti e minacce
(il dato fornito da Gelmini e' ridicolo: si riferisce solo alle 2000
classi-campione, con circa 50 mila studenti, dove i quiz sono stati
gestiti dagli ispettori ministeriali; ma e' tra gli altri 2 milioni e
150 mila che si e' svolta la
protesta);
alle medie e alle elementari le cifre sono state minori perche' molti
Collegi avevano deliberato ad inizio anno o perche' i quiz Invalsi sono
stati imposti come obbligatori alla prova di Terza Media, ma comunque
il malcontento e' stato diffusissimo''. Lo annuncia in una nota Piero
Bernocchi, portavoce nazionale Cobas, annunciando ''il secondo tempo
della partita'' che ''si giochera' a giugno durante lo sciopero degli
scrutini da noi indetto, che si svolgera' il 14-15 giugno in tutte le
Regioni, tranne Marche e Puglia (9-10 giugno), Veneto (10-11 giugno),
Liguria e prov.Bolzano (16-17 giugno). Sara' uno sciopero contro la
scuola-miseria, per la cancellazione dei tagli degli organici, per
l'apertura immediata della trattativa per il contratto con adeguati
aumenti salariali, per l'inserimento nella Finanziaria delle somme per
la restituzione degli scatti di anzianita' scippati, per l'assunzione
dei precari su tutti i posti vacanti e disponibili, contro lo
strapotere dei presidi-padroni, per la restituzione a tutti del diritto
di assemblea. E in continuita' con la lotta di questi giorni sara'
anche uno sciopero per la fine della pratica illegale dei quiz Invalsi
in orario di lezione e la eliminazione degli indovinelli nell'esame di
Terza Media e per impedire l'introduzione della prova a quiz anche
nell'Esame di Maturita' delle superiori dal prossimo anno, come
minacciato da Gelmini''. (ASCA)
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