Non
sono certi mancati gli interventi, alcuni particolarmente appassionati,
all'assemblea sindacale dei dirigenti scolastici tenutasi ieri mattina,
all'iti Verona Trento, su iniziativa di Cgil-Flc, Cisl-Scuola e
Uil-Scuola: oltre una quarantina i
partecipanti.
All'ordine del giorno c'erano tutti i temi più scottanti della
categoria e dell'intero mondo della scuola superiore: dalla
preoccupante situazione degli organici in provincia, conseguente alla
riforma Gelmini, ai nodi più intricati della contrattazione nazionale e
integrativa, alla valutazione del merito e della premialità. Dopo il
saluto e le riflessioni del preside dell'Iti "ospitante", Pio Lo Re,
hanno svolto le loro analisi i segretari provinciali di categoria
Graziamaria Pistorino, della Cgil-Flc, Laura Fleres della Cisl-scuola e
Calogero Lama della Uil-scuola ed il coordinatore nazionale dei
dirigenti scolastici aderenti alla Flc-Cgil, Gianni. Quindi è seguito
il dibattito in cui è suonato più volte il richiamo al momento di
difficoltà della categoria, in particolare la cosiddetta "solitudine
del preside", stretto se non stritolato tra l'applicazione della
riforma e dei parametri, le pesanti conseguenze didattiche e
organizzative dei tagli agli organici e i bisogni e le istanze delle
famiglie.
Alla fine dell'incontro, un documento è stato redatto dai
rappresentanti sindacali ed approvato all'unanimità dei presenti.
L'assemblea dei presidi della provincia invita, dunque, il ministro
dell'Istruzione, dell'università e della ricerca, Gelmini, «a farsi
urgentemente carico della complessità delle problematiche, dando
risposte adeguate alla gravità e alle dimensioni dei problemi,
determinando organici adeguati alle esigenze reali delle istituzioni
scolastiche con un immediato superamento dei vincoli imposti. Ciò
appare doveroso da pare del ministro, invece di assumere atteggiamenti
di colpevolizzazione dei dirigenti scolastici, i quali sono costretti a
segnalare la gravità di una situazione nella quale, peraltro,
nonostante tutto, sono responsabilmente impegnati a trovare soluzioni
che garantiscano, il più possibile, il mantenimento della funzionalità
dei servizi e dell'efficacia complessiva dell'attività didattica.(a.t.)
(da Gazzetta del Sud)
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