Del tutto ingiustificata
-per il Pd- e' l'enfasi sul capitolo 'Scuola e merito': a fronte di
investimenti in istruzione del 4,5% del Pil, rispetto a una media OCSE
del 5,7%, l'istituzione della 'Fondazione per il merito', finanziata
con 10 milioni di euro, ha impatto assolutamente marginale.
L'assunzione dei precari della scuola e' rinviata a un successivo
decreto ministeriale da attuare nel limite dei posti vacanti, delle
avvenute cessazioni e dei vincoli di finanza pubblica. Da subito,
invece, si bloccano i ricorsi per i precari della scuola, con una norma
di interpretazione autentica''.(ASCA)
redazione@aetnanet.org
GOVERNO: PD, ECCO PERCHE' IL DL SVILUPPO E' UN GRANDE BLUFF
Il 'Decreto Sviluppo' diversamente dalla dimensione miracolistica
per le sorti dello sviluppo economico del Paese di cui ha parlato il
governo e' invece un ''bluff'' ad uso elettorale con aspetti
preoccupanti perche' si tratta di misura ''impraticabili e dannose'',
quando addirittura in contrasto con le direttive europee per la
privatizzazione delle spiagge.
E' quanto afferma un documento del Partito Democratico che indica
''alcuni errori gravi'' contenuti nel decreto.
''Il cosiddetto 'Decreto sviluppo', 10 articoli ed oltre 300 commi, il
13-esimo intervento di finanza pubblica in 3 anni di legislatura, ha un
evidente segno elettorale -afferma il documento- e non avvia le riforme
profonde e strutturali di cui l'Italia ha bisogno per tornare a
crescere. Gli unici provvedimenti di qualche rilievo ai fini dello
sviluppo servono per correggere, in futuro e senza indicazioni certe,
alcuni errori gravi compiuti in precedenti provvedimenti adottati dal
Governo Berlusconi''.
Oltre ad indicare cinque ''gravi errori'' il documento offre, in
sintesi, le 10 proposte del Pd per la crescita e il lavoro.
Sono 5 i punti sui quali per il Pd si sono concentrati e gravi errori e
le incongruenze del decreto. ''1. Credito d'imposta per la ricerca
scientifica. Il Governo tenta di rimediare allo svuotamento,
determinato dal ''tetto'' alla fruibilita' e dal famigerato meccanismo
di prenotazione del click day, dell'analogo credito d'imposta
introdotto dalla Legge Finanziaria per il 2007. A differenza del
credito istituito nel 2006, l'agevolazione prevista dal Decreto
sviluppo ha natura sperimentale, e' subordinata all'emanazione di un
ulteriore regolamento dell'Agenzia delle Entrate ed ha un finanziamento
incerto (per ora sono disponibili solo 100 milioni per il 2011),
affidato ad ulteriori tagli lineari alla spesa. Inoltre, sostituisce il
credito d'imposta istituito a Dicembre scorso per le stesse finalita'
(il famoso ''voucher per la ricerca''). Si alimenta, cosi', incertezza
e confusione, il contrario di quanto necessitano le imprese per fare
investimenti.
2. Credito d'imposta per nuovo lavoro stabile nel Mezzogiorno. Anche in
questo caso, il Governo tenta di riparare allo svuotamento (determinato
ancora una volta dal tetto alla fruibilita' e dal click day) e alla
mancata proroga dell'analogo credito d'imposta introdotto dalla legge
finanziaria per il 2008. In questo caso, oltre ad ulteriori
provvedimenti ministeriali, ai fini dell'operativita' e' necessaria
l'autorizzazione della Commissione Europea per l'utilizzo delle risorse
del Fondo Sociale Europeo e del Fondo Europeo per lo Sviluppo
Regionale, in assenza della quale la copertura dell'agevolazione sara'
a carico del FAS.
Va segnalato che, a differenza dell'agevolazione approvata nel 2007, il
credito d'imposta previsto nel decreto sviluppo non ha portata
generale, ma si applica soltanto a particolari categorie di lavoratori
e lavoratrici svantaggiate. Inoltre, con la precedente misura, il
credito d'imposta veniva riconosciuto per i tre esercizi successivi,
mentre la nuova agevolazione e' limitata a dodici mesi.
3. Esecutivita' immediata degli accertamenti fiscali. Il Governo
corregge il DL 78/2010 e stabilisce che, in caso di richiesta di
sospensione cautelare presso il giudice tributario, non si procede
all'esecuzione fino alla decisione del giudice o per un massimo di 120
giorni. La norma induce all'ulteriore ingolfamento delle Commissioni
Tributarie e, dati i tempi delle Commissioni, non evita al contribuente
di pagare prima della decisione giudiziale''.
''4. Cancellazione automatica delle ipoteche a seguito dell'estinzione
di mutui. Il decreto corregge un precedente errore del Governo che
limitava la cancellazione automatica, correzione richiesta dal Pd in
una recente risoluzione parlamentare.
5. Agenzia per l'acqua. L'istituzione di un nuovo organismo
indipendente, con compiti di regolazione del mercato nel settore delle
acque pubbliche e di gestione del servizio pubblico locale idrico
integrato, era stata proposta dal PD gia' in occasione dell'esame del
cosiddetto ''Decreto Ronchi'' e successivamente in una proposta di
legge a prima firma Bersani. Il Governo ha sempre respinto questa
ipotesi, salvo proporla ora per tentare di vanificare il referendum''.
''Oltre a misure di correzione, il cosiddetto 'Decreto sviluppo'
contiene interventi impraticabili e dannosi. E' il caso -spiega il
documento del Pd- della previsione di concessioni degli arenili per 90
anni, la quale si scontra con la procedura di infrazione comunitaria
conseguente alla mancata applicazione della ''Direttiva servizi'' e
rischia di mettere fuori gioco i piccoli operatori balneari rispetto
alle offerte delle multinazionali del turismo per l'ottenimento di
concessioni a 90 anni a prezzi di mercato.
E' anche il caso delle norme per innalzare le soglie degli appalti
conferiti attraverso trattativa privata.
Del tutto ingiustificata -per il Pd-
e' l'enfasi sul capitolo 'Scuola e merito': a fronte di investimenti in
istruzione del 4,5% del Pil, rispetto a una media OCSE del 5,7%,
l'istituzione della 'Fondazione per il merito', finanziata con 10
milioni di euro, ha impatto assolutamente marginale. L'assunzione dei
precari della scuola e' rinviata a un successivo decreto ministeriale
da attuare nel limite dei posti vacanti, delle avvenute cessazioni e
dei vincoli di finanza pubblica. Da subito, invece, si bloccano i
ricorsi per i precari della scuola, con una norma di interpretazione
autentica''. (ASCA)