Quali sono i
costi e i contenuti relative al protocollo d'intesa per la
realizzazione del progetto "Allenati per la vita"? E' quanto chiede il
senatore Pd, Mario Perduca, in un'interrogazione rivolta ai Ministri
della difesa e dell'istruzione, rispettivamente Ignazio La Russa e Mariastella
Gelmini.
Il progetto è stato lanciato dall'Ufficio scolastico della
Lombardia e dall'Esercito. In seguito ad alcune polemiche sorte sugli
organi di stampa, il Ministero di viale Trastevere ha diffuso una nota
per chiarire che il protocollo non è stato firmato dai ministri Gelmini
e La Russa. I ministri sono stati semplicemente invitati a partecipare
ma non erano presenti né alla firma né alla cerimonia. "Uno degli
aspetti del progetto, e non il più importante, sono le prove di tiro
con l'arco e con la carabina ad aria compressa. Non sono attività
paragonabili a tecniche militari, bensì sono le stesse che si svolgono
a livello olimpionico. Sono dunque da respingere tutte le
interpretazioni finora avanzate, dettate solo dalla volontà di
infangare un'iniziativa a cui aderiscono esclusivamente ragazzi e
ragazze volontari, nell'ambito dell'insegnamento di Cittadinanza e
Costituzione", conclude il Miur. Perduca, però, rileva che da internet
è rintracciabile che il protocollo in questione pare essere stato
ampliato al progetto "Incontri Esercito Scuola" che costituirebbe una
delle iniziative del protocollo "Allenarsi alla Vita" siglato a Milano
il 5 ottobre 2009 dal Dirigente scolastico regionale Lombardia dottor
Giuseppe Colosio e dal Comandante militare Esercito Lombardia generale
Camillo De Milato. Tale iniziativa sarebbe supportata dalla sinergia
tra i Ministeri dell'istruzione e della difesa che viene sempre di più
sospinta dal ministro Gelmini e dal ministro La Russa. Le attività
verrebbero svolte in divisa militare, abbigliamento non strettamente
necessario né per il tiro con l'arco, né per quello colla carabina ad
aria compressa né tantomeno per conoscere, approfondire o praticare la
conoscenza della Costituzione o proteggere e promuovere i diritti di
cittadinanza. (AGENPARL)
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