Il piano
assunzioni dei precari della scuola annunciato dal governo è
predisposto dall'articolo 9 del decreto sviluppo. Il piano, si legge,
dovrà «garantire continuità nell'erogazione del servizio scolastico» e
«conferire il maggiore possibile grado di certezza nella pianificazione
degli organici della scuola» e dovrà essere compatibile «con la
stabilità dei conti pubblici». Ma per
vararlo definitivamente servirà un «decreto del ministro
dell'Istruzione, dell'università e della ricerca, di concerto con il
ministro dell'Economia e delle finanze e con il ministro per la
Pubblica amministrazione e l'innovazione ». Insomma, ieri è stato fatto solo
un annuncio fumosissimo perché non è chiaro il quando né il quanto
delle eventuali stabilizzazioni, così come spiegato ieri sull’Unità,
anche se il segretario della Cisl
esulta.
Il governo Berlusconi non si sbilancia sulle cifre. A voce si parla di
67mila posti tra prof e personale Ata. Nel decreto si legge che il
piano coprirà «gli anni 2011-2013» e verrà fatto «sulla base dei posti
vacanti e disponibili in ciascun anno». Comunque dovrà essere
«annualmente verificato » dai tre ministeri. Insomma, le cifre si
scriveranno anno per anno. Ecco nel dettaglio le misure: Piano
triennale di immissioni in ruolo - Il dl prevede un piano triennale per
l'assunzione a tempo indeterminato di personale docente, educativo ed
Ata, su tutti i posti disponibili e vacanti. Il piano sarà annualmente
verificato, ai fini di eventuali rimodulazioni che si dovessero rendere
necessarie. Nell'anno scolastico in corso -dicono- i posti vacanti sono
67.000, di cui 30.000 insegnanti e 37.000 Ata. Per il prossimo anno
scolastico 2011/2012 le immissioni in ruolo saranno determinate sulla
base delle graduatorie vigenti (quelle dopo l’inserimento «a pettine »
sul piano nazionale in una sola provincia degli aventi diritto) e non
come aveva in un primo tempo scritto il Miur su quelle 2010/2011;
Aggiornamento delle graduatorie - Dal prossimo anno scolastico
2011/2012 l'aggiornamento delle graduatorie ad esaurimento è effettuato
con cadenza triennale e con possibilità di trasferimento in un'unica
provincia. L'aggiornamento triennale anziché biennale delle graduatorie
consente di coniugare il diritto alla mobilità con l'esigenza di
garantire la continuità didattica e la qualità dell'insegnamento. A
decorrere dal prossimo anno scolastico 2011/2012 è previsto che i nuovi
docenti immessi in ruolo possano chiedere il trasferimento dopo cinque
anni anziché dopo tre anni; Proroga del salva-precari - Viene
prorogata la legge salva-precari. Fondo per il merito -
Costituito il Fondo per il Merito, come fondazione pubblico-privata in
cui far affluire fondi pubblici e capitali privati per erogare prestiti
di onore agli universitari che, nei casi di eccellenza, si trasformano
in vere e proprie borse di studio. Categorico il Pd: «Solo chiacchiere
e distintivo. Come annuncia lo stesso ministro Gelmini, non c'è nessuna
certezza e nessuna cifra». (da L'Unità)
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