Ci
risiamo. Arriva il codice di condotta per i docenti e impiegati
pubblici. All’art. 12 secondo comma si ribadisce: “Salvo il diritto di
esprimere valutazioni e diffondere informazioni a tutela dei diritti
sindacali e dei cittadini, il dipendente si astiene da dichiarazioni
pubbliche che vadano a detrimento dell'immagine dell'amministrazione.
Il dipendente tiene informato il dirigente dell'ufficio dei propri
rapporti con gli organi di stampa". La questione del presunto “bavaglio
ai dipendenti pubblici” non è cosa nuova.
La norma sulla condotta dei dipendenti pubblici in tema di libera
manifestazione del pensiero fu introdotta dal ministro Bassanini del
governo di sinistra Amato, poi rilanciata dal decreto legiglativo
165/2001, e balzò agli onori della cronaca lo scorso anno in occasione
della cosiddetta Circolare Limina, dal nome dell’ex direttore
dellUfficio scolastico regionale dell’Emilia Romagna, contro la quale
si sollvarono i docenti e il mondo politico di opposizione. Ma molto
pensare che si sia sentito il bisogno di rilanciarla nelle ultime ore.
Lo si è fatto con Nota del Dipartimento per la Programmazione e la
Gestione delle Risorse Umane, Finanziarie e Strumentali del 31/03/2011
prot. n. 6229. Il testo del “codice di comportamento dei
dipendenti delle pubbliche amministrazioni” e i codici disciplinari
desunti dai contratti collettivi
nazionali di lavoro del personale dirigente dell’Area I, del personale
dell’Area V della dirigenza scolastica e del personale non dirigente
del Comparto Ministeri presenti all’indirizzo
www.istruzione.it/web/ministero/codici. Intanto, sul sito dell’Ufficio
Scolastico regionale per l’Emilia-Romagna all’indirizzo:
www.istruzioneer.it viene inoltre pubblicata la Circolare del 23
dicembre 2010 n.14 della Presidenza del Consiglio dei Ministri
“Disciplina in tema di infrazioni e sanzioni disciplinari e
procedimento disciplinare – problematiche applicative”. Il governo ha
chiesto di dare immediata comunicazione a tutti gli interessati
Vincenzo Brancatisano
vi.bra@fastwebnet.it