'Famiglia
Cristiana' di questa settimana boccia, con un articolo del padre
gesuita Giovanni Sale, la proposta di diciannove deputati del Pdl
guidati da Gabriella
Carlucci di istituire una Commissione parlamentare di inchiesta
per esaminare l'imparzialità dei libri di testo scolastici.
"Nonostante gli inevitabili limiti presenti nei libri di testo, non
tocca alla classe politica 'riscrivere' la storia sulla base di
interessi di parte", scrive Sale, redattore dell'autorevole 'Civiltà
Cattolica'. "Neppure nei momenti più duri della storia della
Repubblica, come ad esempio negli Anni di piombo", scrive padre Sale
"si giunse a proporre iniziative così limitatrici della libertà di
insegnamento, che è un principio tutelato dalla nostra
Costituzione".
Padre Sale, peraltro, scrive che gli autori di "sinistra" -
"generalmente studiosi di notevole serietà e levatura" - hanno però
avuto "un ruolo per così dire preponderante" nel mondo della cultura.
"Per questo alcune prospettive critiche messe a punto dagli storici di
matrice cattolica (Scoppola, De Rosa, Rumi) hanno avuto difficoltà a
entrare". Non solo: "Altro limite di questi testi è di usare due pesi e
due misure quando si tratta di condannare i crimini commessi da nazisti
e fascisti e quelli altrettanto deprecabili commessi dal comunismo di
marca leninista e staliniana". Tuttavia, "la cultura storica prodotta
in questi ultimi decenni dalla destra risulta per molti versi
improponibile, sia per mancanza di rigore critico nella ricerca sia per
le posizioni apertamente e a volte provocatoriamente revisioniste da
essa assunte". Infine, "la cultura cattolica è oggi nella scuola
italiana poco rappresentata, anche se conta studiosi seri e competenti.
Purtroppo - aggiunge Sale - coloro che spesso vengono citati, sono
quelli di indirizzo tradizionalista, molto corteggiati dalla stampa
laica, che per la faziosità delle loro posizioni fanno poco onore alla
causa cattolica che dicono di voler difendere". (da
http://www.tmnews.it/)
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