Dal 10 al 13 maggio il
Ministero dell’Istruzione (un tempo Pubblica, di nome e di fatto)
intende fare svolgere nelle scuole elementari, medie e, per la prima
volta, nelle superiori le cosidette “prove Invalsi”. Si tratta di una
serie di quiz, sul modello catastrofico statunitense, che insultano la
scuola pubblica, ogni didattica di qualità, la professionalità dei
docenti e qualsiasi serio apprendimento da parte degli studenti. In
questi giorni appare lampante cosa significa imporre e addestrare
all’insegnamento a quiz. Dilagano i libri per preparare ai test e
tanti insegnanti si sentono obbligati, per non “sfigurare” essi e la
classe, a stravolgere l’insegnamento e a dedicare un sacco di tempo
alla preparazione per i quiz, più o meno a livello di una qualsiasi
scuola-guida: ed esattamente come accade negli Stati Uniti, ove,
qualche mese prima dei test di inglese e matematica (progetto “No child
left behind”, sul quale ci sono polemiche roventi) l’intera
programmazione viene stravolta, le altre materie abbandonate e queste
stesse “piegate” al solo addestramento a quiz.
Questo processo modifica alla radice e immiserisce
irreversibilmente l'istruzione e la riduce a superficiale infarinatura
di"competenze". I quiz saranno usati per classificare le scuole, i
docenti, gli studenti, e per differenziare gli stipendi degli
insegnanti.
CHI FA I QUIZ INVALSI DANNEGGIA ANCHE TE: DIGLI/DILLE DI SMETTERE.
Non c'è alcun obbligo a svolgere e a correggere i quiz per i
docenti ma solo per l'istituto Invalsi: e nessun obbligo a svolgerli
nelle scuole, per giunta in orario di lezione. Stiamo diffidando i
presidi che impongono ai docenti e alle scuole di interrompere
l'attività didattica per "giocare con i quiz", senza neanche una
decisione dei Collegi Docenti. Impediamo l'interruzione
illegale della didattica e lo svolgimento dei quiz nelle scuole: e
comunque evitiamo di parteciparvi.
Dilaga la protesta contro i quiz Invalsi, tanto che è scesa in
campo la corazzata informativa del padronato italiano (Il sole24ore) a
dare del retrogrado ai lavoratori della scuola che si stanno
battendo per bloccare questa vergognosa operazione. Siamo
sulla buona strada: se riusciamo a farli saltare in un buon numero di
scuole, gli esiti complessivi saranno inficiati e inservibili.
Impossibile dare in questa mail conto della situazione:
- le numerose mozioni dei collegi contro i quiz,
- la circolare del Miur del 20-4-1 che dà ragione ai Cobas sulla
non obbligatorietà della somministrazione dei test e sulla necessità di
convocare i collegi docenti per deliberare,
- Ds autoritari (che interrompono collegi in caso di orientamenti
ostili ai quiz o che non li convocano nonostante le regolari richieste
dei docenti) costretti dai tribunali a convocare
collegi sull'argomento,
- Ds che firmano documenti critici sulle prove Invalsi,
- sindacati concertativi proni ai voleri del Miur,
- modalità di comportamento per contrastare le prove Invalsi nelle
diverse situazioni,
- le dimissioni del presidente dell'Invalsi e i problemi del personale
dell'Invalsi.
www.cobas-scuola.it
www.cespbo.it
http://cobasscuolapalermo.wordpress.com
Piero
Bernocchi portavoce nazionale COBAS