Gabriella Carlucci, membro della
Commissione Cultura e Istruzione della Camera, s’è accorta che
sono in uso nelle scuole, «Testi politicamente orientati,
finalizzati a plagiare le nuove generazioni», ed anche Mariastella
Gelmini, titolare del MIUR, ha subito confermato che «Il problema
esiste». Né l’una né tantomeno l’altra hanno mai fatto un giorno di
scuola da insegnanti o partecipato ad un solo consiglio di classe. Io
ero già dall’altra parte della barricata, come docente, prima dei
decreti delegati. La Gelmini doveva ancora nascere. Correva l’anno
1970-71. I miei alunni nel corso di Storia e Filosofia liceale avevano
5 anni meno di me. Mi fotografarono: “Tu sei illuso (della scuola che
hai in mente) e sei fanatico (della cultura pubblica)!”. Soffiava
ancora, nonostante il 68, un vento e un clima autoritario e
verticistico.
Nel 1975 entrò per la prima volta la “democrazia” a scuola e genitori
ed alunni furono inseriti negli organi collegiali. Da allora l’adozione
dei libri di testo segue un iter lungo, articolato, ma costante: Visita
dei rappresentanti editoriali, Proposta del docente, Confronto con i
professori della stessa disciplina nell’Istituto, Approvazione nei
consigli di classe (alla presenza di alunni e genitori ), Delibera del
Collegio dei docenti, Convalida del Consiglio di Istituto (di cui è
presidente un genitore). La Circolare n. 18 del 25/022011, firmata da
Carmela Palumbo, avverte che l’Adozione dei libri di testo per l'anno
scolastico 2011/2012, resta disciplinata dalle istruzioni
impartite con le circolari ministeriali inviate negli ultimi due anni.
Nessuna nuova, buona nuova. In 150 anni siamo passati dal sussidiario
unico dell’Italia umbertina e dal libro e moschetto del
ventennio, al pluralismo dell’età repubblicana. Oggi, per
fortuna, c’è solo l’imbarazzo della scelta tra tantissimi libri
ugualmente validi e dignitosi per la cultura scolastica. Con buona pace
della Carlucci & C., i manuali di storia in uso nei licei classici,
scientifici e magistrali dal dopoguerra a oggi sono più di 170. Ormai
le circolari degli ultimi anni, sull’adozione libri di testo (oltre il
rispetto dell’iter procedurale) invitano a tenere in conto il prezzo
dei libri e il loro peso in cartella. L’ultima del direttore C.
Palumbo ci ricorda che si deve badare alla progressiva
transizione ai libri di testo on line o in versione mista, tenendo
presente che a partire dall’anno scolastico 2012/2013 non potranno
essere più utilizzati testi esclusivamente a stampa. Nei prossimi anni
scompariranno anche i testi scolastici in cartaceo. la scuola al tempo
di internet può fare a meno degli zaini per fare viaggiare i libri da
casa in classe. E’ tempo di iPod, iPad, tablet…. insomma di libri
virtuali. Non più, libri di testo, ma, la testa ai libri!
Il governo ha congelato il CCNL 2006-9 e ha bloccato gli scatti
stipendiali dei lavoratori della conoscenza fino al 1912. E’ stato
approvato un “Def” di lacrime e sangue soprattutto per i lavoratori
dipendenti fino al 2015. Ormai evito i bar e le pasticcerie, il teatro,
il cinema, i negozi di ogni genere. Non entro neppure nelle librerie.
Quanto costano i libri made in Italia lo sanno bene le famiglie. Come
insegnante non posso permettermi di comprare … libri. Per fortuna che
ci sono le biblioteche pubbliche gratuite. Il mio slogan da tanti anni
è: “Non comprare libri! Lèggili!”. Casa mia è piena di saggi di testi
in adozione e di primi volumi regalati da quotidiani, che compro solo
quei giorni. Per gli altri: uso internet. Il presidente del
consiglio invece è proprietario di più di 260 pubblicazioni cartacee,
inclusi testi scolastici. Vende libri ma sono convinto che ne legge
pochi. Certamente conosce bene “L’elogio della follia” di Erasmo da
Rotterdam, che dice di aver letto da universitario. L’unico libro che
ha “adottato” per la sua vita.
Intanto entro metà maggio le scuole devono provvedere alla delibera
sull’adozione dei libri di testo per il prossimo anno. Dopo il NO alle
delle gite scolastiche, comincia, in questi giorni, il blocco delle
adozioni-libri. Perciò: Lavoratori di tutto il mondo (della
conoscenza), unitevi !!!
Giovanni Sicali
giovannisicali@gmail.com