Domani alle
ore 18.30, presso la Cgil di Benevento, in via L. Bianchi, si terrà
un'Assemblea dei precari e del personale della scuola cui sarà
presente, con il segretario regionale Peppe Vassallo e l'assessore
provinciale al settore, Annachiara Palmieri, anche Gigi Rossi (della
Segreteria nazionale FLC CGIL), che verrà da un incontro con il
Ministro proprio - si legge in una nota della segretaria provinciale
della Flc Cgil, a firma di Vincenzo Delli Veneri - “nella ricerca di
una 'vera' soluzione che garantisca la qualità del sistema d'Istruzione
pubblica: organici, graduatorie ad esaurimento, graduatorie
prioritarie. E' in discussione anche la proposta, concreta, della FLC
di stabilizzazione per 100.000 precari che dia risposte al variegato
mondo del precariato scolastico,ma che serva a ricreare una scuola
pubblica all'altezza dell'esigenze di accesso alla "conoscenza" per i
nostri ragazzi, per garantire loro un futuro
"adesso".
Parleremo con l'Assessore Palmieri del "dimensionamento della rete
scolastica provinciale" che nei fatti si sta determinando per i tagli,
fuori da ogni confronto con le parti sociali, con gli Enti locali, con
i cittadini, senza che questi siano stati opportunamente coinvolti in
scelte che condizioneranno le vite di tante famiglie, determinate da
operazioni di mero calcolo aritmetico dei contingenti provinciali, e
senza che si sia segnalata la difficoltà che questi ulteriori tagli
avrebbero determinato al già fragile tessuto sociale della nostra
provincia, che di fatto hanno compresso in maniera insopportabile le
esigenze formative degli alunni”.
“Chiederemo a Vassallo – prosegue la nota - del ruolo ragioneristico
svolto dall'Ufficio Scolastico Regionale rispetto alle indicazioni dei
tagli pervenuti dal Governo, e dell'assenza di una politica
sull'istruzione e la formazione pubblica della Regione Campania chiusa
in un asettico rispetto del patto di stabilità che non concede
prospettive di sviluppo futuro, in mancanza di investimenti in
"conoscenza". Non possimo essere indifferenti a quello che sta
succedendo salvo ad accorgerci che è scomparsa la scuola sotto casa,
che nostro figlio è in una classe insieme ad altri 30 bambini, e che
l'aula in cui studia può contenerne solo 20 in sicurezza, che
quest'anno non lavoreremo, che siamo perdenti posto e lavoreremo in una
scuola molto lontano da casa, che la benzina aumenta e i nostri
stipendi no, che ...
Rispetto a queste difficoltà non possiamo continuare a dire che va
tutto bene come fanno altri e per questo prepariamo lo sciopero
generale del 6 maggio chiudendo le tutte scuole!
SE NON ORA QUANDO?” (da
http://www.ntr24.tv/)
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