«Questo libro nasce da una lettera indirizzata al
ministro Gelmini che aveva definito un privilegio l’astensione
obbligatoria per maternità.
Uno sfogo che in breve tempo ha fatto il giro del web.
Ho scoperto, così, quanto il mio pensiero su scuola, maternità, modelli
educativi, politica, informazione, welfare e lavoro fosse comune a
quello di tanti.
Un “sentire” di tutti che ho voluto esplicitare in un breve saggio:
emotivo, graffiante, supponente, ma scritto con il cuore e con un
sincero intento costruttivo.
Ho volutamente utilizzato uno slang metropolitano e discorsivo,
caratteristico del lettore avvezzo al web 2.0.
Un lettore che potrebbe essere un genitore, un insegnante, un alunno,
un politico, un giovane, un precario, o chiunque altro sia convinto
come me che la possibilità di un futuro migliore si costruisca
attraverso l’educazione delle nuove generazioni e la valorizzazione del
potenziale umano di ciascuno.
È, infine , un “libro aperto” destinato ad arricchirsi di altri
contributi e in cui probabilmente troverete poche risposte, ma che vi
aiuterà a porvi molte domande…»
Rosalinda Lo Presti Gianguzzi
La prefazione è di Salvatore Giordano, sociologo esperto di processi
formativi ed educativi.
Rosalinda Lo Presti Gianguzzi
ciullara@tiscali.it