Un fatto grave è
avvenuto in queste ore: mentre si sta completando il taglio di oltre
132 mila persone, tra docenti e non docenti, contemporaneamente hanno
stanziato circa 12 milioni 880mila euro per le scuole private
dell’Emilia Romagna, che già incassano i pagamenti dai loro clienti. Un
fatto gravissimo che pone ancora di più l’accento sul comportamento dei
dirigenti politici dei partiti che non sono capaci di cambiare le
scelte che i loro capi, sbattano i pugni sul tavolo e pretendano
immediatamente che almeno una parte di questi soldi sia messa a
disposizione per salvare l’organico delle scuole parmensi.
A questo si aggiunge lo strano comportamento di un ente che si chiama
Invalsi, ha la pretesa di effettuare delle prove di valutazione dei
nostri studenti mentre la scuola viene depotenziata, addirittura i suoi
dirigenti ritengono di dover usare il tempo ed il lavoro del personale
scolastico senza avviare delle corrette relazioni sindacali nei singoli
territori, siamo ritornati ai tempi dei padroni delle ferriere, una
nuova forzatura per quest’altra situazione che assicura poltrone ad
amici della politica e quindi altro spreco di soldi pubblici alla
faccia dei tagli.(da http://www.corrierediaversaegiugliano.it/ di
Salvatore Pizzo)
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