Una
dirigente scolastica di Nuoro si era rifiutata di inserire nell'ordine
del giorno un punto relativo alle prove Invalsi. Il Tar impone di
convocare il collegio entro la fine di aprile. Esultano i Cobas.
Si complica ogni giorni di più la vicenda delle prove Invalsi.
E’ di queste ore una notizia proveniente dalla Sardegna, il cui TAR ha
accolto un ricorso presentato da due docenti di un circolo didattico di
Nuoro.
La dirigente scolastica della scuola si era rifiutata di inserire
all’ordine del giorno del collegio dei docenti un punto relativo alla
questione delle prove
Invalsi.
In realtà le due docenti, che avevano messo insieme le firme
necessarie per ottenere l’inserimento dell’argomento all’ordine del
giorno della riunione, erano intenzionate a presentare al collegio una
mozione di protesta tesa in particolare a sostenere la non
obbligatorietà delle prove.
La dirigente - dal canto suo - intendeva evitare la discussione della
mozione ed una sua eventuale approvazione.
Ma il Tar della Regione Sardegna ha dato torto alla Amministrazione
scolastica imponendo alla dirigente di convocare il collegio entro 5
giorni dal ricevimento della sentenza e comunque non oltre il 30
aprile, anche in considerazione dell’urgenza (la somministrazione delle
prove inizierà il 10 maggio).
I Cobas della Sardegna, che hanno sostenuto il ricorso mediante i
propri legali, gridano vittoria e sottolineano come “l'Ordinanza vada
al di là dello specifico INVALSI perché conferma il potere dei
componenti del Collegio Docenti anche in termini generali e invoglia
certamente molte/i colleghe/i a riappropriarsi degli stessi dopo
molti/troppi anni di assuefazione al dominio dirigenziale negli organi
collegiali”.
Nel merito della vicenda, il Tar ha evidenziato che “l’eventuale
incompetenza del collegio dei docenti a deliberare sull’oggetto
indicato dai ricorrenti è questione che potrà essere esaminata nella
detta riunione, e potrà eventualmente costituire motivo di rigetto
della mozione presentata dagli stessi, ma non può ritenersi ragione
preclusiva alla convocazione dell’organo collegiale”. (da Tecnica
della Scuola di R.P.)
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