Nell’incontro di
ieri con le OO. SS. convocate per scelta del ministro Brunetta, il Miur
dà ragione all’Anief dopo due anni di inutile contenzioso. Tutti a
pettine. Nelle prossime immissioni in ruolo, una quota riservata ai
ricorrenti. Ora il sindacato chiede l’applicazione della normativa
comunitaria nella scuola per la stabilizzazione.
Alla fine aveva ragione l’Anief, peccato che ci sono voluti quattro
anni per constatare chi è stato sempre dalla parte del diritto, al di
là delle sirene, dei gufi e dei lupi di turno: l’aggiornamento delle
graduatorie in questa primavera si farà e si potrà scegliere in quale
provincia spostarsi con il proprio punteggio come era stato previsto
tra il 2002 e il 2007. I ricorrenti che saranno inseriti nei prossimi
giorni a pettine per effetto delle decisioni del Miur in auto-tutela
secondo le comunicazioni del commissario ad acta o dei giudici del
lavoro (in caso di inadempienze) avranno diritto alla stipula dei
contratti a tempo determinato o indeterminato se aventi diritto (come
precisato dallo stesso commissario) con una riserva dei posti da
attingere o nel prossimo numero di immissioni in ruolo autorizzate o
con nomine in surroga, qualora le operazioni di individuazione
richiedano più tempo.
Salvi i contratti, comunque, stipulati, nel biennio 2009-2011 dagli
altri docenti, ma anche i diritti dei ricorrenti che hanno dato fiducia
all’Anief, ai suoi legali e non alle altre OO. SS. che hanno fatto
spendere tempo e denaro inutile in contro-ricorsi.
L’aggiornamento, probabilmente, per effetto di un emendamento al
prossimo decreto legge di programmazione economica e finanziaria, sarà
triennale, a riprova della validità della giurisprudenza comunitaria
che impone la stabilizzazione dopo tre anni di servizio a tempo
determinato come denunciato dall’Anief sempre da due anni, e
quand’anche dal Mef si provasse con un emendamento a intervenire nello
stesso decreto escludendo la scuola e l’università dall’applicazione
della normativa UE, è chiaro che, essendo in palese violazione dei
trattati europei, potrebbe essere sempre disapplicata dai giudici o
dichiarata incostituzionale. Su questo tema, pertanto, chiediamo alle
altre OO. SS. rappresentative ope legis, di appoggiare una volta tanto
anche in sede parlamentare, la richiesta dell’Anief invece di
ostacolarla. Un’occasione propizia, potrebbe essere proprio il favore
alla proposta di legge dell’on. Russo, n. 3920.
Per quanto riguarda il contenzioso seriale avverso il DM. 42/09 e le
relative nuove attività da porre in essere, si attende un incontro con
il Miur da espletare entro il 29 aprile prossimo al fine di porre in
essere le attività consequenziali. Successivamente saranno date
eventuali precise istruzioni a tutti i ricorrenti al Tar Lazio e al
Presidente della Repubblica. (da Anief)
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