"Questa mattina
(20 aprile) il ministro Gelmini è riuscito nell'impresa di dire più
sciocchezze di quante ne abbia dette ieri sera a Ballarò". A
dichiararlo il capogruppo dell'Italia dei valori in commissione Cultura
al Senato, Fabio Giambrone. "Far passare i tagli come lotta agli
sprechi, quando nelle scuole non ci sono i soldi neanche per la carta
igienica, significa offendere tutti gli operatori scolastici, dagli
insegnati al personale amministrativo, che fanno miracoli per portare
avanti la didattica. Chiedere poi ai giovani di scegliere facoltà
scientifiche, e contemporaneamente tagliare i fondi alla ricerca, suona
come una beffa, una spinta per i giovani verso una vita fatta di
precariato e di
incertezze.
Infine, il ministro la smetta di offendere i professori precari con
promesse a vita che non convincono nessuno. La Gelmini ha detto che
spera di riassorbire i precari in sei o sette anni. E nel frattempo?
Come vivranno queste decine di migliaia di famiglie? Forse riceveranno
la beneficenza di Berlusconi millantata ieri dal ministro a Ballarò.
Può trovare tutte le scuse che vuole. La verità, quella scritta nelle
carte - conclude Giambrone - è che nei prossimi tre anni sono in
programma tagli, pardon minori spese, per quasi 14 milioni di euro".
(AGENPARL)
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