Dopo i tagli selvaggi
di 87mila cattedre e 42mila posti per il personale Ata (bidelli,
tecnici e amministrativi), in arrivo ancora meno risorse per la
scuola.
E' quanto si evince dal Def (Documento di economia e finanza)
presentato dal presidente del consiglio, in cui sono previste ancona meno risorse
per la scuola pubblica: stipendi più leggeri per gli insegnanti e una
'riduzione strutturale della popolazione scolastica' che ancora non si
sa bene cosa sia. L'unica cosa certa è che la riduzione di
studenti, qualora ci fosse, sarebbe ovviamente per la scuola
pubblica.
A molti viene il fondato sospetto che il governo e il ministero guidato
dalla Gelmini si appresti dirottare verso le scuole private grandi
masse di alunni che frequentano le scuole pubbliche. Cosa, questa, che
del resto sarebbe in linea con le sempre più frequenti
dichiarazioni di Berlusconi che sono suonate come veri e propri
attacchi contro la scuola pubblica e gli insegnanti di sinistra 'che
inculcano valori diversi da quelli della famiglia'. (Viterbo News 24)
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