Che non
tutti i politici conoscano la Costituzione è notorio ed è stato anche
dimostrato.
Che Berlusconi non conosca la scuola
italiana è sotto gli occhi di tutti e non c’è neanche bisogno
di dimostrarlo.
Ma ormai siamo in piena campagna elettorale e il Nostro è qui che dà il
meglio di sè anche se la tecnica e gli argomenti usati sono sempre
gli stessi. Il pericolo comunista, le toghe rosse, il golpe
giudiziario, la stampa ostile e buon per ultima, la scuola
statale, inculcatrice di valori contrari alla famiglia.
E lo fa , alzando sempre di più il
livello dello scontro.
Ora che anche la scuola sia diventata di colpo tutta comunista , credo
che neanche il Nostro lo creda.
Alle ultime elezioni politiche del 2008 gran parte degli
insegnanti, secondo alcuni sondaggisti , pare abbiano voltato le spalle
al centrosinistra!
La categoria tra l’altro non è mai stata molto sindacalizzata e la
CGIL, tanto per citare il sindacato confederale maggiormente collocato
all’opposizione di questo governo , ha una rappresentatività tra i
docenti del 27,03% (dati Aran biennio 2008-09 ).
L’ultimo sciopero unitario di tutti i sindacati uniti,quello del 2008
contro la finanziaria lacrime e sangue, arrivò a stento attorno al 60%
La scuola pubblica, tuttavia, nonostante gli insulti di Berlusconi,
piace ancora (molto-moltissimo) al 60% degli italiani ( fonte Demos
& Pi ).
Non piacciono agli italiani, invece, le riforme della Gelmini, bocciata
sul maestro unico, sui tagli al tempo pieno e agli organici. La scuola
primaria, in particolare, gode , nonostante tutto, del gradimento del
70% degli italiani.
Nessun pregiudizio politico né ideologico prevale negli italiani nei
confronti della scuola, vista anche come un efficace canale di
integrazione, di confronto e di partecipazione democratica.
Ma l’attacco sferrato da Berlusconi alla scuola statale e la difesa
interessata di quella privata quanto maldestra della famiglia,
hanno di mira soprattutto un bersaglio grosso : l’elettorato cattolico
e la Chiesa , visti i primi smottamenti e scricchiolii su quel
fronte.
Riconquistare l’elettorato indeciso di centro, sottrarlo a quelli del
terzo polo, all’odiato Fini e Casini.
L’avviso ai naviganti è di vincere le amministrative e soprattutto
vincere a Milano, per continuare a tenere in vita il governo agonico a
Roma.
E’ l’ultima sfida all’OK Corral , l’ennesimo referendum su di sé voluto
dal premier che non risparmia colpi bassi, spandendo a piene mani e
dosi da cavallo demagogia e populismo.
Dopo aver messo in ginocchio, insultata e vilipesa la scuola statale,
dopo le proteste in piazza di studenti e insegnanti , gli attacchi ora
si son fatti più mirati, più insistenti quanto grossolani e
sconclusionati.
Anche l’iniziativa dell’on.Carlucci del Pdl d’istituire una Commissione
d’inchiesta sui libri di testo, perché troppo orientati a sinistra ,
s’inquadra in questa ossessiva campagna elettorale, brandita come un
arma di distrazione di massa per non affrontare mai i veri problemi
della scuola e del paese.
La scuola che non si sottomette che rivendica la propria autonomia, al
pari dell’Università e della Magistratura , è diventata anch’essa di
sinistra, peggio ancora comunista e in quanto tale una nemica da
abbattere! E’ questo lo schema preferito in ogni campagna elettorale
dal premier.
O con me o contro di me , crearsi nuovi nemici, inventandoli se
necessario, come nel caso della scuola perché così lo vogliono i
sondaggi ,del resto molti nemici molto onore!
Ma la scuola italiana non merita di essere trasformata in un’arena di
lotta politica.
Perciò rivendichiamo qui e subito, quanto scrivemmo sulle pagine di
questo stesso giornale qualche settimana fa. Vogliamo una NO FLY
ZONE sulla scuola!
Basta con le guerre ideologiche e i bombardamenti della politica sulla
scuola.
Preserviamo l’unica istituzione che tiene ancora unito questo Paese a
150 dalla sua faticosa Unità.
Si rispettino di più gli insegnanti e con loro quanti, seppur
malpagati, lavorano ancora con passione e sacrificio in questa
casa comune di tutti gli italiani, consapevoli che nelle loro mani c’è
il futuro e il destino dei nostri figli. (di Pippo
Frisone da ScuolaOggi)
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