"Si e’ fatto
oggi un passo importante sulla strada del risanamento e della
restituzione alla formazione professionale del suo ruolo ”. Lo dicono
Mariella Maggio, segretaria generale della Cgil Sicilia, e Giusto
Scozzaro, segretario generale della Flc regionale, a proposito
dell’accordo quadro sulla formazione professionale siglato oggi dai
sindacati e dall’assessore regionale per il settore. “L’accordo –
aggiungono- impone regole, detta certezze, punta all’obiettivo di
agganciare la formazione al mercato del lavoro e a mettere ordine tra
gli enti, che saranno tenuti a rispettarne pienamente le prescrizioni
pena la revoca dell’accreditamento. Tutto cio’- sottolineano Maggio e
Scozzaro- tutelando al contempo pienamente i lavoratori”. L’intesa in
questione giunge dopo una vertenza durata mesi per un sistema ormai al
collasso. “L’accordo di oggi- dicono i due sindacalisti- registra
un buon punto di convergenza. Perche’ il risultato sia effettivo e non
solo sulla carta- ammoniscono - bisognera’ approvare
immediatamente la legge che serve per renderne esigibili alcuni
passaggi”.
I due esponenti della Cgil rilevano che “a mettere a rischio
l’occupazione sono stati finora le troppe deroghe e i ritardi
accumulati nel mettere ordine, che ci auguriamo da questo momento si
possano colmare. Abbiamo pattuito cose importanti che salvaguardano
l’occupazione– osservano- come il Fondo di garanzia, l'uso di misure
per il sostegno al reddito previsto dalle norme vigenti e l’iscrizione
dei lavoratori assunti entro il 2008 in un albo unico a esaurimento con
la possibilta’ nel caso di esuberi di riassorbimento in altro ente e di
percorsi di riqualificazione. Diventa cosi’ effettivo anche il blocco
delle assunzioni”. Oltre a coprire le indennita’ economiche dei
lavoratori dimissionari o in mobilita’ il fondo di garanzia
servira’, opportunamente incrementato, anche per i lavoratori
degli enti che dovessero essere definanziati. La Cgil e’
soddisfatta per l’introduzione del parametro unico di costo orario
differenziato per ambito e settore formativo, che era una delle
proposte della sua piattaforma, e che, sottolineano Maggio e Scozzaro,
“introduce un principio di equita’ e mette fine alle sperequazioni
clientelari”. Un’ora di formazione sullo stesso ambito, in pratica,
avra’ in ogni ente lo stesso costo. “Riteniamo inoltre fondamentale-
dicono ancora - che non si possa piu’ andare in deroga al
Durc “. Per Maggio e Scozzaro, inoltre “l’utilizzo inoltre delle
risorse del Fse (si parte col 30%), avra’ risvolti positivi anche sul
piano dei vincoli e delle regole che sara’ piu’ difficile aggirare”.
(da FlcCgilSicilia)
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