La Cgil e la
Flc siciliane lanciano un allarme su un percorso che sarebbe gia’
avviato in Sicilia di trasferimento a carico della Regione del
personale della scuola, nell’ambito del passaggio alle regioni delle
competenze in materia di istruzione in applicazione della riforma del
titolo V della Costituzione. “Questo –sostengono- mentre ancora non
sono stati definiti i rapporti economici Stato- Regione a statuto
speciale nell’ambito del federalismo e sono note le difficolta’
finanziarie di una Regione che peraltro ancora non ha varato il
bilancio”.
Per questo la segretaria generale Cgil Mariella Maggio e il numero uno
della Flc, Giusto Scozzaro, hanno scritto al presidente della Regione e
all’assessore all’istruzione sottolineando che “un processo di cosi’
forte impatto sociale e politico, che riguarda la collettivita’ e
l’esigibilita’ del diritto all’istruzione e all’educazione e’
inammissibile che sia portato avanti con scelte unilaterali,
senza nessun confronto con le parti sociali, le istituzioni scolastiche
e le amministrazioni che saranno coinvolte nei cambiamenti”.
I due sindacalisti sollecitano l’apertura di una discussione
anche sul futuro delle Universita’ siciliane. “Rischiamo- sostengono-
che il nuovo scenario istituzionale e i processi legati al federalismo
assestino un duro colpo alla Sicilia e se questo colpo dovesse
riguardare il diritto allo studio a rischio ci sarebbe il futuro delle
giovani generazioni e la loro possibilita’ di un’effettiva
partecipazione alla vita sociale, civile e culturale del paese”. Per
Maggio e Scozzaro “diventa dunque fondamentale che passaggi cosi’
cruciali vengano gestiti con la piu’ piena partecipazione dei soggetti
coinvolti per giungere a percorsi condivisi”.
Nei giorni scorsi abbiamo letto sulla carta stampata alcune
dichiarazioni dell'Assessore Armao circa l'imminente trasferimento
delle competenze sull'Università dallo Stato alla Regione. Una
dichiarazione che ha suscitato reazioni nel mondo accademico con alcune
prese di posizioni allarmate di docenti, ricercatori e personale
tecnico amministrativo sul futuro delle Università siciliane.
Allo stesso modo apprendiamo, da voci che circolano nei ministeri
romani, che il processo di trasferimento del personale della scuola
dallo Stato alla Regione sarebbe in fase avanzata in attuazione della
riforma del Titolo V della Costituzione e della riforma sul federalismo
fiscale approvata da questo Governo. Ormai in questo Paese sembra che
tutto sia possibile!!
Eppure sarebbe inammissibile che un processo di così forte spessore
sociale e politico, che interessa l'intero popolo siciliano, poiché il
diritto all'educazione ed all'istruzione è uno dei diritti fondamentali
di cittadinanza, una delle condizioni per una effettiva partecipazione
delle nuove generazioni alla vita sociale, civile e culturale del
Paese, possa concretizzarsi senza nessun confronto. (da Flc-Cgil)
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